Sarebbe dovuto essere un sistema di accoglienza, al servizio dei residenti delle frazioni per il rilascio di certificati e per l’assistenza nelle pratiche burocratiche. Nei fatti, però, lo Sportello delle Frazioni è rimasto solo una via di mezzo tra il sogno e la realtà. Un servizio caldeggiato e promosso dall’ex assessore Attilio D’Andrea, andato in porto solo a metà. Tant’è che nel febbraio 2023 la prima giunta del sindaco Di Piero diede il via libera con tanto di delibera alla sperimentazione in due hotspot delle frazioni sulmonesi. Uno all’interno dell’ex edifico scolastico in via Torrone (CaToVa, per la precisione), e l’altro ubicato nella sede del centro sociale “Badia”, in via Case Lupi.
Sperimentazione programmata per marzo dello stesso anno, ma mai avviata. Nessun dipendente comunale, infatti, rispose all’avviso interno. Troppa fatica l’aprire lo sportello per quattro pomeriggi al mese, due presso Torrone e due presso Case Lupi. Disponibilità non trovata neanche attraverso la promessa degli straordinari, con qualche soldino in più in tasca. Improbabile anche la turnazione con chiamata diretta, da parte dei dirigenti che l’avrebbero permessa. Insomma, nessuno in questi due anni intercorsi ha voluto lasciare l’ufficio e il centro cittadino per trasferirsi all'”estero”. Progetto, dunque, finito se non proprio nell’oblio quantomeno in un cassetto con un “poi si vedrà” da parte degli uffici. Ossia quando, effettivamente, si potranno reperire risorse umane per garantire il servizio. Parafrasando, quando in quel di via Mazara si bandirà un’assunzione per collocare qualcuno dall’altra parte dello sportello a sbrigare le partiche dei residenti della periferia ovidiana.
Oggi, a tornare sull’argomento è proprio l’ex assessore Attilio D’Andrea, con un post sulla propria pagina Facebook. “Spero che con l’inverno alle porte venga attivata questa Delibera di Giunta dello scorso anno, in modo da agevolare alcuni servizi al cittadino per i residenti delle periferie e le sedi già da tempo sono state servite di ciò che occorre. Le frazioni sono particolarmente attenzionate dal programma di mandato di questa Amministrazione”.
Lo Sportello delle Frazioni avrebbe previsto il rilascio di certificazioni esenti da bollo (es. certificato di nascita, certificato di matrimonio, certificato di morte, …); assistenza gratuita ai cittadini nella compilazione dei modelli e disbrigo pratiche burocratiche di competenza del Comune; ascolto di segnalazioni ed eventualmente proposte e suggerimenti; preparazione e formazione del cittadino all’utilizzo dei servizi digitali del Comune, nell’ottica di semplificazione del processo di transizione al digitale dei servizi dell’Ente.
Avviso interno? No no, disposizione di servizio e si aprivano gli sportelli.
Seeeee,in quei giorni malattia, la scappatoia dei fannulloni mangia pane a tradimento.Viva l’Italia
Se si dovesse arrivare ad un avvio dell’iniziativa, il centro sociale “Badia” in via Case Lupi, dotatissimo di BARRIERE ARCHITETTONICHE, dovrebbe essere sostituito, per lo “sportello delle frazioni”, con il fabbricato comunale a fianco dell’ufficio postale, di accesso più agevolato.