
Il regalino a Ovidio è arrivato con qualche giorno di ritardo rispetto al suo Dies Natalis. Nel pacchetto un passaggio burocratico verso l’apertura del museo del poeta latino, Spazio Ovidio, nell’ex convento di Santa Caterina. Il Comune di Sulmona ha liquidato l’ingegnere Claudio Pelino, a cui il 16 dicembre 2022 venne affidato dall’ente il servizio di ingegneria consistente nella redazione della SCIA antincendio per l’edificio ubicato in via Angeloni.
Seimila e trecento euro, saliti a seimila e settecento, in quanto sono emerse ulteriori prestazioni non contemplate nell’ambito dell’incarico conferito.
Ma per aprire il museo dedicato all’autore delle Metamorfosi non bastano né le fatture né il nullaosta dato dalla Soprintendenza all’installazione della scala antincendio. L’installazione di quest’ultima continua a latitare e a tenere chiuse le porte di Spazio Ovidio, che attende di dare un senso alla propria esistenza dal lontano 2017, anno del bimillenario ovidiano. Un paio di aperture “farlocche” (l’ultima nel 2023), la nomina di Raffaele Giannantonio a coordinatore scientifico del museo (fino al 2026) e nulla più. A mancare è anche il gestore, la figura a cui affidare le chiavi della casa del poeta, quantomeno per dargli un luogo riparato dove scartare i prossimi regali.
La nostra è una città dove realizzare qualcosa è sempre estremamente complicato. Mah!