Una vicenda, quella degli spazi da non affidare a chi si professa fascista, proposta bocciata due giorni fa, che dai banchi dell’assise del Comune di Pratola è uscita animando cittadini e forze politiche trasversali. Una proposta che Altrementi ha affidato ai consiglieri di minoranza che hanno presentato in assemblea.
“Ci aspettavamo che il Comune di Pratola Peligna, medaglia di bronzo al valor civile, si esprimesse favorevolemente visto il massiccio contributo dei giovani pratolani alla causa della libertà dopo aver scelto di arruolarsi tra le fila della Brigata Majella” spiegano i giovani del gruppo peligno che al sindaco Di Nino e al capogruppo di Pratola Bellissima Anthony Leone ricordano che non basta la Costituzione a fermare il neofascismo dilagante ma “Servono azioni concrete per negare spazi fisici ai neofascisti, come altri Comuni in tutta Italia stanno scegliendo di fare”, in virtù, rimarcano, della diffusione di una cultura dei diritti, della legalità, del rispetto delle diversità, dell’accoglienza del migrante, della rivendicazione decisa dei diritti di chi vive al margine della società.
Una tiratina d’orecchi poi al 25 aprile di poca memoria, Altrementi sottolinea “mentre l’amministrazione Comunale di Pratola Peligna non ricordava assolutamente la straordinaria esperienza della Brigata Majella nella lotta di Liberazione al nazifascismo, noi ricordavamo i giovani patrioti pratolani al giardino comunale loro dedicato insieme a tanti cittadini che oggi attualizzano il messaggio lanciato dai partigiani durante la Resistenza”.
Soddisfatto invece della decisione dell’assemblea pratolana è Giovanni Bartolomucci responsabile di CasaPound che plaude alla decisione del Consiglio comunale di respingere una mozione che prevedeva la firma di una “dichiarazione di antifascismo” per ottenere la concessione di spazi pubblici. “Dietro il pretesto della difesa della Costituzione, – spiega Bartolomucci – si voleva togliere quella libertà di espressione che la Costituzione stessa tutela e riconosce a tutti, senza distinzioni di sorta”. Il leader di CasaPound incalza “A non essere presente in alcun articolo della Carta è la nozione di “antifascismo” in nome del quale si desiderava impedire a forze politiche sgradite all’estensore della mozione di svolgere attività politica nel comune di Pratola”.
Bartolomucci spiega che se è vero che una mozione analoga è stata approvata in Abruzzo a Pescara, è vero anche che questa è stata impugnata dinanzi al Tar. “Invitiamo, comunque, i difensori della Costituzione a scegliere meglio gli argomenti da far valere a sua difesa, e non a utilizzare la Carta fondamentale del nostro Stato, che dovrebbe essere il collante della società, come strumento di divisione tra gli italiani”. Insomma, sulla vicenda Pratola, tra voci fuori dal coro, Casapound è certa e sentenzia con favore “Si tratta della vittoria del buon senso e della libertà di espressione”
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