Lo hanno cercato a casa e per telefono, ma di lui non si ha più traccia e l’altro giorno sull’altare non c’era a celebrare la messa: sparito nel nulla, a quanto pare, anche se a qualcuno avrebbe detto di essere a Chieti per dei controlli in ospedale. Ma i carabinieri, che ancora ieri lo cercavano per notificargli degli atti relativi ad un’altra vicenda, non hanno alcun riscontro: don Daniel Arturo Cardenas, il prete cinquantenne originario della Colombia, trovato positivo alla cocaina dopo un incidente con la sua auto, sembra insomma sparito nel nulla. Qualche sospetto in più lo suscita la decisione di eleggere il suo domicilio legale presso una casella postale e non nella casa canonica di Pescocostanzo dove vive. I dubbi, però, sul fatto che si sia dato alla “macchia”, secondo quanto avrebbe riferito il vescovo al sindaco, saranno sciolti questa mattina, perché Michele Fusco avrebbe assicurato che il sacerdote sarà presente a Rivisondoli, paese nel quale amministra la parrocchia, per rispondere alle domande de “La vita in diretta”.
Nell’attesa, però, qualche domanda se la stanno ponendo gli inquirenti: don Daniel, infatti, era rimasto, dopo essere stato allontanato da Pescocostanzo alla fine dello scorso anno, senza il sussidio della Diocesi e ora gli inquirenti vogliono capire come sia possibile che, mentre la chiesa restava senza riscaldamento per le bollette non pagate, lui avesse in uso un’auto a leasing Toyota ibrida che costa 400 euro di canone al mese e, ancora, come abbia fatto ad acquistare la cocaina, che non è proprio una droga low-cost. O almeno chi gliela abbia fornita ed eventualmente con chi l’ha consumata, se l’ha consumata in compagnia di qualcuno. Qualche interrogativo, al proposito, la procura di Sulmona se lo sta ponendo, anche per capire cosa ci facesse in piena notte a cinquanta chilometri di distanza dalla sua parrocchia.
Dubbi, e tanti, ne hanno soprattutto gli abitanti di Rivisondoli, rimasti sbigottiti dalla notizia, diventata ormai un caso nazionale: “Ci saremmo aspettati di tutto – commenta il sindaco Giancarlo Iarussi – ma la cocaina proprio no. Il paese è sotto shock, tanto più che dopo l’incidente i ragazzi che si stanno preparando alla comunione sono andati a trovarlo, preoccupati delle ferite riportate. Se i risultati delle analisi sono veri e confermati, siamo di fronte ad un fatto gravissimo: per questo ho scritto al vescovo, perché allontani subito don Daniel dal paese”.
Oggi si vedrà in diretta tv se la pecorella smarrita, più che pastore di anime, sarà tornato all’ovile o deciderà di rimanere all’ombra del mistero… della fede.
Certo! Lo state massacrando! Siete pesanti! menomale che siamo vicini alla Pasqua… com’era?! chi è senza peccato…?
Signora guidava sotto effetto di stupefacenti. La fortuna ha voluto che non sono stati coinvolti altri mezzi! Basta con il buonismo.
Certo! penso lo stesso e ringrazio che non sia successo altro! non lo sto difendendo su cosa ha fatto ma su come lo stanno attaccando! È una persona come le altre. Chi non sbaglia mai? Ci sono persone che fanno peggio ma nessuno ne parla.
Le sfugge che è un prete
Credo che possa bastare questa gogna mediatica, avrà sbagliato ma ora sembra un’esagerazione. Spero che qualcuno gli stia vicino!
Offro un paio di occhiali imbottiti di prosciutto rosa alla signora Rosa.
Così magari riuscirà a vedere travi e pagliuzze.
Vedo che conosce la parabola.
Allora guardi la trave nel suo occhio.
Tutto condivisibile… ha sbagliato, forse non era la prima volta, proverà a spiegare e ne affronterà le conseguenze, anche se tra le righe di quanto pubblicato qualcosa del suo dramma interiore è emerso… ma ora anche basta No?
Non leggo tutti questi commenti di condanna e denigrazione verso chi spaccia queste sostanze dannosissime, quando vengono presi e arrestati, delinquenti meritevoli della gogna pubblica oltre che della restrizione nelle patrie galere.
Tutti Forti con i deboli ?
Il problema è chi la usa non chi la vende “causa effetto”
Il problema è chi la VENDE.
Sono consapevoli che danno una forte dipendenza, e per le vittime e i loro familiari si spalancano le porte dell’inferno.
Una vita distrutta, fatta di dipendenza e sofferenze immani.
Per questi delinquenti, trafficanti e spacciatori, le pene dovrebbero essere severissime e moltiplicate per 10, e poi fargli scontare il resto dei loro giorni a spaccare pietre sotto il sole incatenati a pane e acqua.
Altro che non Toccare Caino.
Pardon, siccome lo cercano per notificargli altri atti…..siamo sicuri che sia un parroco?
bene,l’illusionista rilascia interviste,puo’ cercare lavoro…Vergognoso e condannabile il comportamento dell’uomo,di certo nessuna vocazione,piu’ un mestiere,tanti i disoccupati,le evidenze ,i trascorsi dicono di “infedelta’/inganno” alla vita consacrata,ora”si piange il morto per fregare il vivo”, il pietoso colpevole,per “missione” dovrebbe collaborare con gli investigatori,raccontare con dovizia dei particolari le conviviali ,spiegare chi,cosa,quando,dove,perche’,come denunciano i parroci e vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea,altro che casella postale,giocare a nascondino,fughe,ecc,ecc, questo signore molto probabilmente e’ stato ” illuminato ” dal titolo/proposta di famiglia cristiana:
«CON TANTI DISOCCUPATI… PERCHÉ NON PROPORRE IL LAVORO DEL SACERDOTE?»
prevenire e’ meglio che curare,altrimenti poi accade come a Prato,Garda,Desenzano,ecc, festini viziosi/perversi ,quindi da mandare a casa immediatamente ,punto,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Che dire di Don Daniele un’auto costosissima poi si era drogato…non pagava le bollette del gas della chiesa è un prete che sta’ in contatto con i ragazzini …mi dispiace ma non riesco a difenderlo
Le travi cerco di guardarle negli occhi di tutti,a partire dai miei.
E non mi faccio condizionare da chi è il padrone dell’occhio.