Una presidenza lampo, un’uscita che segna l’ennesimo atto compiuto in casa Pd sulmonese. E così a lasciare i dem è il presidente Sandro De Panflis che nella nota scrive “Gli eventi che ci hanno chiamato in causa in questi giorni, con la crisi della Giunta Casini e le posizioni in merito di un Consigliere del PD e quelle da me espresse, hanno evidenziato un dissenso non più dissimulabile all’interno della Segreteria”. Ancora un colpo di scena, un finale annunciato, che era nell’aria tra le mura Dem e che determina una spaccatura insanabile, con tanto di dimissioni irrevocabili
Le parole dell’ormai ex presidente dalle posizioni divenute lontane dagli altri membri del direttivo, sono indirizzate al segretario Sergio Dante, “Per la verità non è la prima volta che con i componenti di tale Organismo, e quindi con te, si è manifestata una sorte di incomprensione di natura antropologica, direi, (considerata la mia età preistorica) con l’uso di un lessico politico riferibile a parametri e schemi ideali completamente diversi – uno dei casi più evidenti è stato quello della nomina del Presidente della Casa Santa. De Panfilis aggiunge “la conclusione, a questo punto, non può che essere la certificazione di una mia incompatibilità che, per onestà intellettuale, debbo riconoscere traendone le dovute conseguenze”.
Sulla questione del salvataggio della attuale amministrazione comunale, sottolinea “in maniera quantomeno irrituale da parte di un consigliere del Pd, senza confronto col Partito né tan poco all’interno del gruppo consiliare, appare dirimente” Un prezzo da pagare alto in termini di credibilità politica, “da questo accordo scellerato con chi muove le fila di questa amministrazione fino a ieri da noi indicato come il maggior responsabile delle spoliazioni subite da questo territorio valga per tutte l’esempio dell’Ospedale- sarà altissimo”. De Panfilis prosegue offrendo un quadro del circolo sulmonese condannato alla sua assoluta irrilevanza politica nell’immediato e, alla lunga, alla sua definitiva scomparsa. E qui ”le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Presidente del Circolo”
Un’esortazione poi ai vertici del Partito Democratico, in questa congiuntura storica, con sconfitte elettorali che sembrano non arrestarsi più –il 9% del Molise vuol dire partito a rischio estinzione, a dare ai propri iscritti ed eventuali simpatizzanti segnali di chiara inversione di tendenza.
L’invito è quello a fare scelte di estrema chiarezza di intenti e “conseguenti comportamenti di collocazione nello schieramento politico, a tutti i livelli”.
A.S.
Le dimissioni sono il preludio di quello che succederà in consiglio comunale?
Ora come ora, non vorrei essere nei panni di uno dei tesserati del PD, non mi sentirei affatto ad agio.
Allora sig. De Panfilis,
ma le dimissioni sono state ufficializzate o no?