E’ “sotto il segno” di Ovidio in occasione del bimillenario dalla sua morte, con festeggiamenti ed eventi annessi e connessi; per la sua promozione e per un ipotetico ritorno turistico in termini di sviluppo economico che la Giunta comunale ha approvato, il 24 giugno scorso, una delibera in cui si contribuisce per la cifra di 6.6mila euro del bilancio comunale ad una manifestazione che avverrà in Romania. Si tratta del festival ovidiano “Simpozionul poetului Ovidiu” che la città rumena di Costanza ha organizzato dal 29 giugno al 3 luglio. Manifestazione che vedrà la partecipazione in prima persona della prima cittadina sulmonese, Annamaria Casini, con delegazione a seguito. Un contributo al quale va aggiunto anche quello di 1.5mila euro destinato alla realizzazione di diversi gadgets, relativi al marchio ufficiale Celebrazioni Ovidio 2017, da utilizzare a scopi promozionali. Il tutto per un totale di 8.1mila euro, più della metà dell’interno importo della manifestazione, pari a 10.4 mila euro.
Un finanziamento cospicuo che vorrebbe saldare il gemellaggio tra le due città. Un rapporto che già ha visto diversi incontri, come quello di marzo quando la sindaca è approdata in terra rumena per una visita istituzionale nell’ex Tomi in cui Ovidio venne esiliato, appunto, per definire congiuntamente manifestazioni e “avviare un percorso di cooperazione e scambio culturale fra le parti” cita la delibera. Rapporto ulteriormente rinvigorito dall’invito, rivolto al sindaco di Costanza, a partecipare al convegno internazionale del 3 aprile scorso.
In base agli accordi presi in questa occasione attraverso un “programma-progetto” tra l’associazione Ecsia, che si occupa del simposio rumeno, e dal presidente del Comitato organizzatore del Bimillenario, Raffaele Giannantonio, dunque, durante la manifestazione dovranno essere promossi attività ed esibizioni artistiche del territorio peligno.
Un bel gesto da parte dell’amministrazione, un’attenzione non sempre riservata alle associazioni di casa, che forse mira così a dare quella ventata di internazionalizzazione al bimillenario, quella ventata che ci si aspettava anche e soprattutto in terra natia e che vuoi i fondi promessi, e poi ritratti, e i tempi raffazzonati per l’organizzazione dell’evento non si è riusciti ad esprimere al meglio.
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