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Positiva alla cocaina ma non colpevole del reato di omicidio stradale. Il gip del Tribunale di Avezzano si è espresso sulla morte di Matteo Marcaurelio, scomparso il 29 maggio 2023 a seguito di un’incidente stradale sulla strada con Ida Pandolfi, avvocata di Pescasseroli. Marcaurelio, originario di Pacentro, perse la vita sulla strada provinciale 60, a Cocullo, a seguito dello scontro tra la sua Jeep e l’Alfa Romeo guidata dalla donna, risultata positiva alla cocaina a seguito dei test tossicologici svolti. Accusa, quella di guida sotto effetto di stupefacenti, caduta in quanto secondo il gip, Mario Cervellino, “lo stato di alterazione non può essere desunto dall’incidente in assenza di elementi sintomatologici”.
Secondo il giudice per le indagini preliminari, Daria Lombardi, la notizia di reato è infondata, in quanto mancano gli “elementi di colpevolezza a carico dell’indagata per la causazione del sinistro stradale”. Le ricostruzioni svolte dai carabinieri della Compagnia di Sulmona, hanno riscontrato che, a seguito dell’impatto, il veicolo sul quale viaggiava Marcaurelio si sarebbe ribaltato più volte, sbalzando fuori dall’abitacolo il giovane, sprovvisto di cintura. L’utilizzo del dispositivo di protezione avrebbe evitato, quantomeno, lo sbalzo del giovane dalla vettura.
Una sentenza che nei fatti dà seguito alla super perizia, disposta dalla procura, che non aveva accertato la condotta di guida contraria “alle regole di generica cautela, quali prudenza e negligenza” da parte di Pandolfi. A far pendere la bilancia a favore della difesa, inoltre, sarebbe la “ridotta invasione della corsia opposta di marcia”, di appena 15 centimetri, del veicolo sul quale viaggiava Marcaurelio.
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