La pioggia scende da due giorni in modo ininterrotto e arrivare a casa, per i residenti di via Piave, è diventato un problema. Oggi più di ieri. Nella scorsa primavera, infatti, il Comune di Sulmona ha emesso un’ordinanza che ha stabilito il divieto di sosta in via Piave. Provvedimento arrivato dopo i numerosi esposti da parte di diversi abitanti, alcuni dei quali non residenti stabilmente nella via e che qui si recano solo in brevi periodi dell’anno.
Quanto basta, però, per subire i disagi dovuti alla file delle auto in sosta: mancanza di spazio per gli ingressi nelle abitazioni, impossibilità nell’apertura degli infissi e, principalmente, la scarsa viabilità in caso di emergenza.
Le reazioni dei residenti, quelli che in via Piave ci abitano tutti i giorni, non sono tardate ad arrivare: “Il Piave comandò: indietro, va, straniero!”, hanno protestato, chiedendo al Comune di rimuovere il divieto.
“Le segnalazioni sono state frequenti nel corso degli ultimi tempi. La prima richiesta di apposizione del divieto è stata presentata qualche anno fa – spiega il comandante dei vigili urbani, Antonio Litigante -. Per questo, siamo intervenuti, stabilendo una segnaletica verticale”.
Il codice stradale, dunque, non ha sostenuto le esigenze dei residenti di via Piave, i cui disagi sono notevoli. La principale difficoltà riguarda la totale assenza di aree di parcheggio nelle zone circostanti. I residenti, pertanto, sono obbligati a posteggiare le loro autovetture nei pressi della circonvallazione orientale, in via Papa Giovanni XXIII, in via Isonzo e in via Brennero. Alcune troppo lontane, altre troppo piccole per ospitare tutti.
“Siamo molto arrabbiati e dispiaciuti – spiegano -. Stiamo subendo pesanti conseguenze sia a livello economico, a causa delle contravvenzioni, sia a livello personale, in quanto via Piave non è più la strada viva in cui ricordavamo di abitare”.
I problemi legati all’apposizione del divieto hanno coinvolto, indistintamente, adulti, anziani e famiglie con bambini.
“E’ un vero e proprio disagio, che sta comportando ulteriori complicazioni con l’arrivo dell’inverno – aggiungono i residenti – Anche per i bambini che sono maggiormente esposti al pericolo, in quanto non essendo più presenti macchine parcheggiate ai margini della strada, le auto tendono ad entrare con maggiore velocità”.
Mariagrazia Verrocchi
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