Sorpreso con il telefono dietro le sbarre: detenuto condannato a tredici mesi

Tredici mesi e dieci giorni di reclusione, che si andranno ad aggiungere a quelli che deve ancora scontare Agostino Perni, detenuto nel carcere di Sulmona. E’ questa la pena inflitta con rito abbreviato dal giudice del Tribunale di Sulmona, ai danni dell’uomo, trovato in possesso di un telefono cellulare dietro le sbarre della propria cella, presso il penitenziario peligno.

I fatti risalgono al 2022, quando Perni venne scoperto dagli agenti della Polizia Penitenziaria in possesso del telefono cellulare all’interno del carcere ovidiano. Perni si è sempre difeso, sostenendo che quel device elettronico non fosse suo, bensì di un altro detenuto. Il telefono cellulare, sempre a detta di Perni, gli sarebbe stato prestato per poter mantenere i contatti con la moglie e i figli, poiché in quei mesi di due anni fa, Perni avrebbe attraversato un periodo emotivamente complesso.

Scuse e alibi che non hanno retto questa mattina, con la sentenza di condanna che inchioda l’uomo per un ulteriore anno dietro le sbarre.

3 Commenti su "Sorpreso con il telefono dietro le sbarre: detenuto condannato a tredici mesi"

  1. Sub lege libertas | 7 Maggio 2024 at 17:36 | Rispondi

    Con queste pene che non hanno alcun effetto deterrente, il carcere diventerà un call center

  2. Silvio Pelli | 7 Maggio 2024 at 19:53 | Rispondi

    Ma secondo lei quale pena sarebbe giusta infliggere ad una persona che è già in un carcere di massima sicurezza?

  3. sub lege libertas | 7 Maggio 2024 at 23:15 | Rispondi

    Che la persona sia in un carcere di massima sicurezza non c’entra nulla, capisco che le sembra strano ma quelle persone, con una ulteriore condanna allungherebbero la loro pena detentiva.
    Ed è facile capire che l’ultima cosa che un detenuto desidera è aumentare la permanenza carceraria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*