Il fatto non sussiste: è una sentenza di non luogo a procedere netta, una sostanziale assoluzione, insomma, quella emessa oggi dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona Giovanna Bilò.
Oggi, dopo innumerevoli rinvii, è arrivato a decisione il procedimento penale nei confronti dell’ex sindaco Fabio Federico, del suo ex assessore Mauro Tirabassi e per altri sette tra funzionari e dirigenti del Comune di Sulmona: l’ex dirigente Tiziano Amorosi, le due ex segretarie di Palazzo Angela Graziani e Franca Colella e ancora le funzionare Elisabetta Salsedo, Fragolina Di Ianni e Stefania Spinosa e l’attuale dirigente del settore Bilancio Filomena Sorrentino. Le accuse, a vario titolo, erano quelle di peculato, falso in atti pubblici, usurpazione di funzioni e appropriazione indebita. In altre parole di aver con “un preordinato e comune disegno criminoso” favorito il dirigente a scavalco della Provincia Amorosi, a cui erano stati riconosciuti circa 76mila euro di compensi che, secondo la procura, non gli erano dovuti.
I fatti risalgono al periodo di sindacatura di Fabio Federico, terminata nel 2013 con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.
La formula di proscioglimento scelta dal giudice lascia intendere che il reato non venne proprio consumato e che tutti gli atti fatti, compresa la modica del Rogus, rientravano nei perimetri concessi dalla legge.
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