“Contorta e fantasiosa” analisi per il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, quella che forza Italia fa dell’operato della sua amministrazione, “sintomo evidente della patologia della politica portata avanti dal partito”. Non le manda a dire la Casini nel rispondere alle accuse ricordando come, ai tempi in cui si poteva intervenire sul progetto Snam, da Sulmona all’Abruzzo c’erano “tre parlamentari del partito di Berlusconi, un governo regionale, provinciale e comunale di centrodestra si sono assunti i principali provvedimenti che hanno condotto oggi a questa fase conclusiva del procedimento di autorizzazione della centrale di compressione Snam, contro cui la sottoscritta sta apertamente lottando”.
E racconta meglio: “E’ del 2011 il Decreto di compatibilità ambientale assunto del governo Berlusconi nella totale assenza di pareri della Giunta regionale Chiodi, con una posizione della Provincia a guida Del Corvo e il vice presidente Di Nino, che all’epoca dei fatti non parlava affatto di ricorsi al Tar , ma timidamente portava in Conferenza dei Servizi il parere politico contrario dell’Ente e quello più autorevole tecnico favorevole della struttura, ovvero della Provincia”. Non risparmia neanche Gianni Cirillo, la sindaca tornata nel suo ufficio dopo la minaccia delle dimissioni, “fortemente e apertamente a favore della realizzazione dell’opera, a fronte di ipotetici ristori per la città. Non ricordo all’epoca tanta agguerrita battaglia”.
Per la Casini, in sintesi, il nemico non è da rintracciare né nella sua amministrazione né nell’assessore Gerosolimo, niente “oscure trame e diaboliche alchimie su Asp e ipotetiche crisi di maggioranza- aggiunge il sindaco che tuona-. Benvenuti in campagna elettorale”. E a chi l’avrebbe voluta definitivamente dimissionaria dice: “invito a rendere note, se ne hanno, le loro grandi proposte risolutive sulle azioni concrete da intraprendere subito, finalizzate alla conclusione positiva dell’annosa questione”.
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