Non ci sono buone notizie, proprio per niente. Nella richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) che la Snam ha deposito al ministero dell’Ambiente circa la centrale di compressione a spinta prevista a Sulmona in località Case Pente. Ad accendere i riflettori su quanto venuto fuori da quelle carte è il coordinamento No Hub del Gas Abruzzo. Da quanto riportano gli attivisti, infatti, la multinazionale del gas “ammette emissioni fino a 75 tonnellate/anno di ossidi di azoto e 86 di ossidi di carbonio ma non calcola le emissioni di particolato secondario. Emissioni fuggitive di 147 tonnellate/anno di gas naturale”.
Un documento, tuttavia, carente, visto anche l’allarme emergenza climatica lanciato dalla scienza, sul quale si potranno presentare osservazioni entro il 10 aprile.
Tra le lacune individuate il No Hub sottolinea “l’assenza di qualsiasi riferimento alle modalità di gestione delle fermate in caso di sisma, nonostante l’area sia in classe di massima pericolosità, alla sottovalutazione delle emissioni, con particolare riferimento alla produzione di pericoloso particolato secondario che si forma dall’interazione tra le sostanze emesse ai camini e l’atmosfera. Sulla base delle pubblicazioni scientifiche esistenti e dei fattori di conversione usati dalle maggiori agenzie ambientali, è possibile stimare queste emissioni in decine e decine di tonnellate. Il tutto in una conca chiusa come quella peligna”.
Per gli attivisti, in sintesi, non ci sono scappatoie perché “il contributo potenziale all’inquinamento locale nonché contributi potenziali all’effetto serra dovuti alle emissioni della Centrale” c’è. Non solo: “Infine vi sono ammissioni circa il mancato utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (Bat) su alcuni aspetti, uno dei quali centrale, come l’efficienza energetica delle turbine, cuore dell’impianto”.
Non c’è molto tempo, il coordinamento chiede “a tutte le amministrazioni, dai comuni alla regione, e a tutte le realtà che in questi anni hanno lottato contro la centrale e il gasdotto Sulmona-Foligno di presentare le osservazioni contrarie alla richiesta di autorizzazione”.
S. P.
E’ il momento di mobilitarsi seriamente come totalita’ dell’Abruzzo interno e occupare permanente il sito di Case Pente per non far passare le ruspe.Oltre alla Pasquetta a Case Pente a cui dobbiamo aderire numerosi cerchiamo di fare a Sulmona una grande marcia fino a Case Pente di tutto l’Abruzzo Interno con relativi sindaci.Concludiamo li’ la marcia co Assemblema da cui redigere un documento da presentare alla nuova amministrazione regionale firmato da tutti i sindaci per il blocco dell’opera.Inoltre,a maggior ragione perche’ arriva l’estate cerchiamo di tenere vivo il piu’ possibile Case Pente con diverse iniziative per far capire alla SNAM e alle istituzioni che siamo sempre qui e portare qui le ruspe non sara’ faCile.Un saluto a tutti gli attivisti NO SNAM.