Sarà celebrata a gennaio, per l’esattezza il 23 gennaio 2019 (non in autunno, come sostenuto dal sindaco Casini, né a settembre come dichiarato dal sottosegretario regionale Mazzocca), l’udienza di merito del tribunale amministrativo regionale del Lazio sul ricorso presentato dalla Regione, e sostenuto da alcune associazioni ambientaliste, avverso alla realizzazione della centrale di Case Pente della Snam.
Oggi è stata infatti pubblicata l’ordinanza dei giudici amministrativi, nella quale si chiariscono i contorni di una decisione alquanto anomala, almeno nella forma. Il Tar era stato infatti chiamato a pronunciarsi sulla sospensiva del provvedimento del Consiglio dei ministri, ma formalmente non lo ha fatto: non l’ha respinta, né accolta.
I giudici, in verità, non parlano nell’ordinanza né del periodo di valutazione e monitoraggio della qualità dell’aria, né di urgenze rinviabili, piuttosto “considerata la complessità dei temi trattati e meritevoli di approfondimento – si legge nell’ordinanza – e rilevati gli interessi pubblici e collettivi coinvolti nella controversia in esame, i quali consigliano di trattare il gravame nelle più appropriata sede di merito”.
Un segnale che è una medaglia a due facce: dall’una il prolungamento della questione rischia di rafforzare le ragioni (e le eventuali pretese risarcitorie) della Snam, dall’altra il riconoscimento dell’interesse pubblico e degli interessi collettivi è una sorta di apertura alle ragioni dei territori.
Certo è, come il sindaco Casini ha sottolineato, che non bisognerà abbassare la guardia e anzi si dovrà procedere all’attacco, specie dal punto di vista politico. Dopo le dichiarazioni del neo ministro sulle infrastrutture Tap, d’altronde, il governo gialloverde sembra aprire alle tesi dei cittadini e dei comitati che da anni combattono la battaglia. Una fase molto delicata quella che si apre da qui a gennaio, dove, la speranza, al di là delle ragioni del merito, è quella di arrivare all’udienza con un “venir meno della materia del contendere”, consci che, in questo caso, subito dopo si aprirà il contrattacco legale della Snam.
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