Slitta a novembre, se tutto va bene, l’attivazione del servizio mensa nelle scuole. Come anticipato dal Germe, infatti, la data di lunedì prossimo come era stata prevista non sarà rispettata. La comunicazione questa volta è ufficiale e arriva al termine del summit tenutosi ieri a palazzo San Francesco tra sindaco, giunta, funzionari e dirigenti del Comune: “Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni alternative e temporanee idonee, che dovranno essere verificate nei prossimi giorni dai dirigenti comunali di concerto con il personale della Asl 1 e dei dirigenti scolastici – annuncia l’assessore all’Istruzione, Anna Rita Di Loreto -. Pertanto il servizio, a causa di motivi tecnici legati a problematiche relative agli immobili e alle attrezzature, potrà entrare in vigore presumibilmente agli inizi di novembre e non il 1 ottobre, com’era stato programmato nella seduta di giunta del 10 agosto scorso”.
I motivi del ritardo sono da attribuire alla mancata idoneità dei locali per lo sporzionamento dei pasti, dovuta in parte a lavori di manutenzione ordinaria (tinteggiatura, ripristino impianti, ecc.) e in parte alla mancanza di alcuni arredi richiesti dalla normativa e che il Comune deve ancora acquistare. Lo slittamento di un mese e forse più è dovuto insomma alla necessità di espletare l’acquisto in questione (più che di fare i lavori di manutenzione che possono essere svolti dalle squadre del Comune) non è ancora chiaro se tramite procedura diretta o ricerca sul Mepa o ancora gara d’appalto, tenendo conto che l’intervento probabilmente supererà la soglia dei 40mila euro (margine entro il quale si può procedere all’affidamento diretto).
Per il momento a scuola si va con il panino da casa che non è proprio una dieta bilanciata: “Stiamo cercando di valutare soluzione temporanee alternative – aggiunge l’assessore – per questo la prossima settimana ci incontreremo con le dirigenti delle scuole che conoscono più da vicino necessità ed esigenze dei loro alunni”. C’è chi, ad esempio, ha proposto di eliminare il rientro pomeridiano (due sono obbligatori) e aprire le porte della scuola anche il sabato mattina per recuperare.
Buio pesto, invece, ad oggi sulla questione delle palestre, nel frattempo tutte ufficialmente chiuse dalle dirigenti scolastiche: “Un tema anche questo da affrontare il prima possibile – continua la Di Loreto – ora però è più urgente risolvere il problema della mensa”.
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