Sicurezza e lavori sulla “Sannite”, l’invito ad un tavolo permanente

Gli mpegni assunti dal 2017 a oggi, la programmazione futura, gli investimenti e i lavori previsti sull’arteria. Il presidente della provincnia dell’Aquila, Angelo Caruso, nell’assemblea a Scanno con le amministrazioni e i cittadini della valle del Sagittario, ha parlato “tra criticità e prospettive” dell’arteria e dei problemi che afferiscono la viabilità della S.R. 479.

Sulla carrabile sono aperti tre cantieri, con investimenti di oltre 670.000 euro, che prevedono la sistemazione e la messa in sicurezza di alcuni tratti particolarmente pericolosi.  Da questo l’invito del presidente a stabilire un tavolo permanente, un osservatorio, sempre attivo sulle problematiche territoriali al fine di elaborare un documento programmatico sulla base del quale iniziare le interlocuzioni con il governo regionale e nazionale, oltre che con l’Europa. 

Presenti all’incontro il sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, il sindaco di Villalago, Fernando Gatta, il vice sindaco di Scanno, Giuseppe Marone. “I primi cittadini hanno ringraziato, per il lavoro svolto dall’amministrazione provinciale nel periodo di governo, per l’impegno profuso sulla sistemazione e messa in sicurezza dlla S.R. 479 “Sannite” ma, sono state altresì evidenziate le criticità che riguardano l’asse viario” fanno sapere dalla Provincia.

L’amministrazione, ha spiegato Caruso, ha previsto ulteriori stanziamenti per 500.000 euro. Iniziati poi anche i lavori sulla “Circumlacuale” per un investimento di oltre 163.000 euro, intervento atteso da oltre dieci anni. Ha ricordato che a breve sarà riaperto il transito sul tratto in prossimità del comune di Villetta Barrea, un intervento definitivo per il risanamento di un annoso movimento franoso, che finalmente risolve un problema che ha inteso salvaguardare la vita degli automobilisti e la percorribilità in sicurezza dell’arteria.

“La provincia ha stabilito con tutte le comunità un rapporto di condivisione e adesione a una politica che valorizza le potenzialità delle aree interne, un lavoro comune che deve interessare indistintamente l’Ente, le municipalita, gli operatori e i cittadini” ha concluso Caruso.