Tragico incidente questa mattina, dove un cinquantaquattrenne delle cavate, Antonio Di Censo, dipendente del Consorzio di bonifica, ha perso il controllo della sua auto finendo fuori strada e schiantandosi contro un cancello. Per Di Censo, non c’è stato nulla da fare, l’impatto avvenuto sulla strada 479 Sannite in direzione Introdacqua è stato fatale. L’uomo stava svolgendo il suo lavoro di consegna dell’acqua ai campi della zona quando con la sua Nissan Micra, ha accusato un malore ed è uscito fuori strada.
Di Censo infatti, da due anni soffriva di perdita improvvisa dei sensi, patologia per la quale stava cercando di curarsi. Anche oggi con molta probabilità è stata la sua malattia ad essergli fatale. Ora bisognerà capire se ci saranno conseguenze per chi avrebbe dovuto curarlo.
A rinvenire il corpo dell’uomo questa mattina è stato un agricoltore della zona che ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno provato a rianimare Di Censo purtroppo senza esito. Già nello scorso marzo Di Censo, si schiantò sulla statale 17 all’altezza del bivio di Corfinio in una dinamica del tutto simile a quella odierna con la perdita del controllo dell’auto causata da un malore. In quel caso a perdere la vita fu una donna aquilana che viaggiava con lui. Questa volta invece la triste sorte è toccata al cinquantaquattrenne sulmonese, per il quale non c’è stato nulla da fare.
Com’è possibile che una persona, afferma da una simile patologia, possa guidare? Oltre che per se stesso, è un pericolo x tutti gli utenti della strada, come entrambi i fatti hanno purtroppo dimostrato.
Perché ad una persona con una patologia del genere non era stata ritirata la patente? È ora che i responsabili di queste inadempienze comincino a pagare