Si sarebbe spogliato e affacciato al balcone di casa per farsi vedere da tre ragazzini. Nudo, in parte nascosto dalle tende di casa, avrebbe mostrato i suoi genitali e si sarebbe toccato “per il soddisfacimento della propria libido”.
E’ un’accusa pesante, che potrebbe valergli una condanna fino a cinque anni, quella che il sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Sulmona, Stefano Iafolla, ha contestato ad un uomo di settantacinque anni, originario di Roma e residente a Sulmona.
Il reato ipotizzato è infatti quello di corruzione di minorenne, perché le presunte vittime sono tutte sotto i quattordici anni di età. Tre fratelli che la scorsa estate sarebbero stati “costretti” ad assistere alle esibizioni dell’anziano che, dal balcone della casa in centro storico presa in affitto, si sarebbe mostrato più volte nudo ai dirimpettai, toccandosi ed esibendo i propri genitali.
La procura di Sulmona, dopo la denuncia fatta dai genitori dei ragazzini, ha chiesto ora il rinvio a giudizio dell’uomo e l’udienza preliminare, che dovrà decidere se ci sono le condizioni per affrontare un processo, è stata fissata al prossimo 25 gennaio.
I fatti risalgono all’estate dello scorso anno quando in un cortile interno tra le case dell’antica Sulmo su cui affacciano diverse abitazioni, si sarebbe consumata a più riprese quella che senza dubbio, se confermata, può definirsi una violenza.
L’anziano approfittando del luogo abbastanza riservato e protetto avrebbe dato sfogo alle proprie perversioni, davanti agli occhi impietriti di tre ragazzini che, senza esitare, davanti a quello spettacolo ripetuto più volte, avvertirono i genitori.
Di qui le urla e la denuncia presentata ai carabinieri, quindi le indagini preliminari a la decisione della procura di chiedere il rinvio a giudizio per l’anziano.
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