Si era spacciata per addetta del Comune, perché verificasse e si occupasse dello stato di salute e benessere dell’utente-cittadina. Che però, in realtà, era una vittima prescelta: un’anziana, residente a Pratola, che a Ornella Spinelli, trentotto anni residente a Pescara, aveva ingenuamente aperto le porte della sua abitazione il quattro gennaio di due anni fa.
Così una volta dentro la donna aveva cominciato a massaggiare l’anziana sulle spalle e, non è chiaro bene come, a stordirla utilizzando probabilmente degli unguenti.
Il tempo necessario per recarsi nella camera da letto, lasciando l’anziana immobile in cucina, e ripulire i cassetti dell’oro che custodiva in casa: un bottino dal valore di circa 8mila euro che l’anziana vittima si era accorta di aver perso solo dopo che la finta fisioterapista aveva abbandonato la sua abitazione.
Le indagini dei carabinieri avevano però portato a identificare la ladra, riconosciuta nelle foto segnaletiche dalla vittima e portata in giudizio con l’accusa di furto con destrezza in abitazione.
Oggi il tribunale di Sulmona ha emesso la sentenza nei confronti di Ornella Spinelli: quattro anni e sei mesi di reclusione. Una pena severa per superare la quale non basterà un massaggio.
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