La mozione di sfiducia è stata presentata questa mattina, firmata dai sei consiglieri comunali di opposizione (Balassone, Bianchi, Perrotta, Pingue, Tirabassi e Salvati), ma verrà discussa solo domani quando tornerà a riunirsi l’ufficio di presidenza e a seguire i capigruppo. Un giorno in più verso la data del 21 febbraio (che poi sarebbe il 24) per sfiduciare il sindaco nei tempi per evitare un commissariamento lungo del Comune. A voler essere velocissimi, insomma, in aula non si andrà prima del 18 febbraio, anche se verosimilmente si tratta dell’ennesima pantomima, dell’ennesimo gioco delle parti.
La ex maggioranza tornata di nuovo semi maggioranza, infatti, avrebbe chiuso l’accordo per la costituzione di una “nuova” (si fa per dire) giunta che dovrebbe essere presentata nel giro di qualche ora (entro domani dicono). Nonostante i tanti pronti a mandare a casa la Casini tra la sua stessa coalizione, in pratica, alla fine la sfiducia non avrà i numeri. Una risposta a quello che, sostengono gerosolimiani e dimasciani, è il gioco al rinvio fatto dall’opposizione per evitare il voto a maggio, perché, sono convinti, una sfiducia votata così vicina alla data di scadenza e che necessita di un decreto del Presidente della Repubblica per essere operativa, impedirebbe di sciogliere il consiglio nei tempi necessari. E insomma piuttosto che un anno di commissario è meglio avere una giunta in carica.
Un calcolo dei tempi, quello fatto dalla maggioranza, che però gli uffici di palazzo San Francesco smentiscono: secondo il parere di questi, infatti, il termine del 24 febbraio non è perentorio e d’altronde la prefettura sta monitorando la situazione di Sulmona. Basti ricordare, ad esempio, che Fabio Federico venne mandato a casa il 4 marzo e si votò regolarmente al turno successivo, con il decreto del Presidente della Repubblica notificato il 18 aprile.
Per evitare rischi, però, la maggioranza ha allestito un’altra giunta che vedrebbe in realtà l’ingresso di soli due nuovi assessori: secondo indiscrezioni nell’esecutivo resterebbe Manuela Cozzi (che non si è dimessa), rientrerebbero Stefano Mariani e forse Luigi Biagi, e farebbero il loro ingresso altri due dimasciani ovvero l’avvocato Luigi Di Cesare e la consulente Marina Bianco. Nel caso non dovesse rientrare Biagi, come sostituto si fa il nome di Salvatore Zavarella, presidente del Consorzio di bonifica e pratolano. Questo almeno dovrebbe essere il quadro, su cui però bisogna ancora intelaiare la difficile composizione delle deleghe.
(aggiornamento) Nella tarda serata il sindaco ha firmato il decreto di nomina della giunta che sarà composta da Marina Bianco (vice sindaco), Manuela Cozzi, Luigi Di Cesare, Stefano Mariani e Salvatore Zavarella. Le deleghe saranno assegnate lunedì.
Qualcuno è incollato con il bostik alla poltrona……
Minchia pure un pratolano che fa L acquarolo. Ma se non sa fa la o con il bicchiere
Il carnevale a sulmona dura un anno intero……però sempre le solite maschere che noia!!!!!
Nominano un pratolano assessore che doveva essere in lista e farà la campagna elettorale pagata da noi sulmontini. Votate per quel c…….ne di Prezza.
mai vista una girandola simile…senza vergogna e rispetto per la città
Giunta ricomposta, mozione di sfiducia rientrata, elezioni 2020 saltate.
Tutto è tornato nella norma, nulla è cambiato, tutto è come prima.
Tutti vincitori e con i prossimi siparietti politici da sorbirci.
Un’ulteriore sconfitta per la città dove tutto si muove per non cambiare nulla.