Servono le aule alla Provincia, “sfratto” alla scuola elementare

Dovranno lasciare la sede che faticosamente era stata trovata dopo tante polemiche e pomeriggi spesi in doppi turni: la Provincia ha fatto recapitare al Comune di Pratola Peligna una lettera di “sfratto” per le otto classi e i circa duecento studenti della scuola elementare di Valle Madonna, sistemati, dopo il sisma di agosto scorso, nell’edificio dell’ex Centro di formazione che a sua volta era stato occupato dall’istituto Agrario Serpieri.
La comunicazione del neo presidente Angelo Caruso, arriva a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico ed è conseguente alla richiesta avanzata dal dirigente del Polo scientifico Massimo Di Paolo di avere indietro le aule dell’Itis che, nell’ultimo anno, sono state in parte occupate dagli studenti del Serpieri (a loro volta sfrattati dalla sede lungo la statale 17 dopo il terremoto del 2009).
L’aumento delle iscrizioni alla scuola professionale di Pratola (diventato l’istituto con il maggior numero di iscritti) impedirebbe insomma di continuare a dare ricovero all’Agrario che per questo dovrà tornare nella sua sede provvisoria, ora occupata dalle scuole elementari di Valle Madonna.
Un provvedimento che “si ritiene urgente e improrogabile – scrive il presidente della Provincia – poiché sono venute meno le condizioni iniziali che hanno permesso la concessione da parte di questa amministrazione”, tanto più che la convenzione prevedeva l’uso della palazzina solo per l’anno scolastico 2016-2017 e “visto che al piano terra della palazzina F (cioè l’ex Centro di formazione, ndr) sono rimaste la direzione e due laboratori dell’Ipssa Serpieri – si legge nella nota – si ritiene opportuno riunire la scuola per intero all’interno della palazzina anche perché non sono reperibili altri spazi”.
Un esordio amministrativo per il neo presidente della Provincia che è destinato a sollevare un polverone, oltre che ad indubbi disagi agli studenti e alle famiglie pratolane e che qualcuno ha già letto come un atto politico in risposta alla scelta della nuova amministrazione targata Antonella Di Nino di uscire dalla Cuc (centrale unica di committenza) di Sulmona, città “protetta” dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo e principale sponsor dell’elezione di Caruso in Provincia.
Caruso, dal canto suo, però, smentisce e minimizza: “La comunicazione ho dovuta farla – spiega – ma ho già detto alla sindaca Di Nino che siamo disponibili a trovare insieme una soluzione. Se all’Itis sono aumentate le iscrizioni, all’Itcg (anch’esso ospitato nella sede dell’Itis) le classi sono diminuite. Penso che alla fine si possa stare tutti insieme, basta trovare il modo”.

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