I fornelli e le macchinette del caffè rimarranno oggi in gran parte spenti a Sulmona: gli operatori del settore della ristorazione e dei bar hanno infatti deciso di fare una specie di “serrata” in attesa di capire con quali regole dovranno riaprire e hanno chiesto un incontro all’amministrazione comunale alla quale partecipino anche le forze dell’ordine e la Asl.
“C’è una gran confusione normativa – spiega Federica Petrilli, gestrice del ristorante Il Vecchio Muro – e noi vogliamo avere rassicurazioni dai diretti interessati, da chi cioè eseguirà i controlli, di non essere fuori legge”. Le sanzioni, d’altronde, sono pesanti, con la chiusura, oltre la multa, da cinque e trenta giorni del locale. “Senza contare che i dispositivi di sicurezza non si trovano – continua la ristoratrice, che pure era una di quelle pronte ad aprire -: i guanti e le mascherine sono introvabili, così come i dispencer per il gel per la sanificazione delle mani”.
L’incontro si dovrebbe svolgere domani mattina a palazzo San Francesco, anche se una parte dei dubbi sono stati risolti ieri sera con l’ufficializzazione (solo alle ore 18) del Dpcm da parte del governo, nel quale si superano di fatto le contraddizioni tra le normative previste dalle linee guida dell’Inail e quelle delle Regioni. Con differenze in alcuni casi profonde, come quelle delle distanze tra un tavolo e l’altro, che era stato segnato dall’Inail in quattro metri e dalla Regione Abruzzo in solo un metro (misura questa ora confermata a livello nazionale).
“La Regione Abruzzo non corre alcun pericolo, e la riapertura avverrà ordinatamente come previsto con largo anticipo con l’ordinanza 59 adottata già dal 14 maggio – spiega il presidente Marco Marsilio -. In queste ore, comunque, nello spirito di leale collaborazione istituzionale che ci caratterizza, i nostri uffici sono al lavoro per verificare e revisionare il corpus delle ordinanze regionali e fare le ‘limature’ del caso rispetto al decreto-legge e al conseguente Dpcm odierno, anche al fine di evitare ogni possibile confusione o sovrapposizione di norme. Ma, intanto, domani (oggi, ndr) si riparte: l’ordinanza 59 è stata trasmessa al governo ed emanata già dal 14 maggio, e non solo non è stata né osservata né tantomeno impugnata, e quindi è pienamente efficace, ma ha trovato il suggello della sua compatibilità alle linee guida pubblicate in allegato al Dpcm”.
Tra un limatura e l’altra ristoratori e baristi hanno deciso in larga parte di restare fermi: “Penso che chi potrà riaprirà non prima di martedì o mercoledì – continua la Petrilli – in attesa cioè che vegano chiarite una volta per tutte condizioni e responsabilità e dopo aver avuto rassicurazioni da forze dell’ordine e Asl”.
Oggi sarà pubblicato sul sito del Comune anche l’avviso per la richiesta di ampliamenti o nuove occupazioni di suolo pubblico: anche qui con un ritardo imbarazzante, perché con le misure anti Covid e senza la possibilità di utilizzare spazi all’aperto, in molti non potranno proprio riaprire anche volendo.
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