Serrata dei commercianti contro la pedonalizzazione

L’associazione Sulmona fa Centro, riunita ieri sera in assemblea con la partecipazione di un centinaio di associati tra commercianti, professionisti e residenti del centro storico, ha deciso con unanime consenso di dichiarare la serrata totale degli esercizi commerciali del centro per la giornata del prossimo mercoledì 22 luglio per chiedere all’amministrazione comunale la revoca immediata della delibera che ha istituito l’area pedonale ignorando le legittime e indiscutibili ragioni degli esercenti fortemente penalizzati da questo improvvido deliberato.

L’associazione incontrerà la sindaca Annamaria Casini e la giunta comunale lo stesso giorno della serrata. L’associazione inoltrerà formale istanza di annullamento in autotutela alla giunta comunale. “In ultima ipotesi – scrive l’associazione – procederemo a presentare ricorso al Tar per chiedere, previa sospensiva, annullamento della delibera di giunta istitutiva dell’Apu e dei conseguenti atti amministrativi. La proposta che lanciamo per la salvaguardia degli interessi della nostra ampia categoria in nome del bene comune della economia locale e contro ogni arroganza del potere è di istituire l’area pedonale nel solo fine settimana dal venerdì pomeriggio alla serata della domenica. Per tutti gli altri giorni sarà sufficiente far restare in vigore la zona a traffico limitato”.

Concludono i commercianti di Sulmona fa centro: “Né silenzi incomprensibili né promesse inutili. Chi vuol bene alla città e alla sua economia non può decidere di penalizzare e paralizzare le attività fonte per tutti di benessere economico e di vitalità per il centro e per la Sulmona da salvare e non affondare con volontà drastiche e assolutamente assurde”.

23 Commenti su "Serrata dei commercianti contro la pedonalizzazione"

  1. Se si guarda il cartello di divieto dice che non si può passare,se guardi il displei digitale dice non attivo ,un cartello smentisce l altro … se domandi non sanno darti una risposta … che casini . 😏

  2. chi dice di” voler bene alla sua città e alla sua economia” non chiude la propria attività commerciale il giovedì pomeriggio,siamo in piena estate, veniamo fuori da un periodo drammatico per tutti,se ci sono così tanti problemi si lavora anche la domenica. per dare decoro e vita alla “propria amata città” altrimenti mi sembrano solo critiche fini a se stesse. la città si ama rispettandola non rendendola una discarica a cielo aperto con cicche di sigarette e altro.applichiamoci tutti per il bene comune e, forse le cose inizieranno a cambiare.

  3. Quelli che quest’anno chiedono l’isola pedonale venerdì sabato e domenica sono gli stessi che l’anno scorso l’anno contrasta… Incredibile, allora chiudiamo tutta Sulmona pure le zone nuove e forse chiederanno di chiudere solo il centro….

    • Intendd dire che bisogna minacciare il peggio così da piegare ogni altra volontà diversa?
      Un po come dire, comandiamo noi e non fateci arrabbiare che non sapete di cosa siamo capaci.
      Complimenti per il suo senso civico e di rispetto per il pensiero democratico!

      • No intendo dire che la coerenza non esiste..
        Se ogni volta ti rimangi ciò che dici…. Io sono totalmente d’accordo con chi si ribella, ma non sono d’accordo con chi aggiusta il tiro a seconda della convenienza… Comunqe ers chiaro quello che avevo scritto… Non contestava la protesta contestavo il metodo

  4. L’hanno scusate

  5. In nessun centro storico delle città d’arte è permesso il transito delle auto perché Sulmona dovrebbe essere un eccezione? Questi commercianti che tanto si battono per riaprire al traffico hanno mai pensato che il centro di Sulmona non è solo cosa loro…

    • Infatti chiedono di condividerla! Parte della giornata libera e accessibile nel rispetto di chi ha li un’attività commerciale e parte riservata al passeggio. Mi sembra una distribuzione equa, che ne dice?

      • Bho quindi quelli che passeggiano non comprano, e poi questi vogliono la riapertura del centro dalle 13 alle 17 a che scopo se sono chiusi…. Così possono loro arrivare con l’auto nel loro negozio…. Incredibile….

  6. Qui serve una città intera che vada solo in un’unica direzione, che è il turismo. L’unico settore che ha avuto un costante incremento nel corso degli anni… e non certo grazie a chissà quali politiche o azioni di marketing! Abbiamo la fortuna di vivere in una cittadina che è stata conosciuta e scoperta SPONTANEAMENTE dai turisti italiani e stranieri… figuriamoci cosa succederebbe se tutta la città fosse d’accordo nel lavorare in questa direzione, senza più personalismi e con la voglia di risolvere i problemi, non di crearli. E noi stiamo a pensa’ alle auto. E jammo su.

  7. Sperimentino pure la serrata e a fine giornata facciano i loro bei conticini.
    In questo periodo di Covid non potranno che produrre un danno “seppur minimo” al già esistente!!!
    Cercare di far riprendere l’economia, ma alle loro condizioni è semplicemente assurdo.
    Anzi io proporrei loro di insistere con la serrata anche nel fine settimana,di più, ad oltranza e vedere la risposta dei clienti, certo che comunque daranno una versione diversa dalla realtà riscontrata.
    Si vedrà se la paralisi delle loro attività è da imputare alla APU o al vecchio modo di pensare gestire le loro attività.
    Che il traffico veicolare in centro crei economia ed introito per le attività sono affermazioni RI DI CO LE!!!

    • Bello vedere che intimamente gode degli altrui problemi!
      Plauso invece a quei commercianti che pur già in un momento di difficoltà economica non rinunciano a battersi per qualcosa in cui evidentemente credono.
      Mi vergognerei piuttosto, gioire per le difficoltà in cui versa parte della nostra comunità, bleah!

      • Brutto il vedere che come citato nel commento è già partita la strumentalizzazione.
        I commercianti,gli altri commercianti, faranno le lore scelte e nessuno gliele impedisce, impedimento che al contrario vorrebbero esser applicato a discapito delle altrui decisioni prese.

  8. Chiudete pure..anzi rinchiudetevi..nn farete una lira di danno alla città..anzi un guadagno per chi starà aperto..e se siete coerenti lo dovreste fare per tutta l’estate..voglio proprio vedere se c’avete le palle di farlo..quaquaraquá..

  9. Ma poi può essere che per fare delle cose che non sono state fatte in vent’anni dobbiamo bloccare l’unica che può partire subito?!

  10. Ma in un momento in cui si parla di green economy energia pulita tutto elettrico ecc ecc sti fenomeni veramente parlano di auto ed inquinamento… Secondo me si stanno a fare una pubblicità talmente negativa che altro che chiusura del corso…

  11. Sti ca@@i, chiudete, andremo al megalò che fa pure fresco!

  12. Sulmona non è dei commercianti. Sti cazzi, chiudessero! Con i prezzi che fanno, e senza scontrini, conviene prendere la macchina e farsi 60 km. Isola pedonale fino ai cappuccini! Io proporrei di boicottare i negozianti che si oppongono alla pedonalizzazione. Il 22 vedremo chi sono.

  13. Si sta “spaccando” una città
    😔

  14. Veramente Sulmona fa centro sta facendo centro nella fossa ha ha ha guardate i commenti di questo articolo su fb….. Forse qualcuno capirà che c’è qualche errore di scelta in questa lotta scellerata

  15. francecovalentini1935 | 12 Luglio 2020 at 22:58 | Rispondi

    La contestata vicenda della chiusura al traffico del Centro cittadino e la levatacdi scudi del settore commerciale deve far riflettere:abbiamo gia’ sbagliato una volta togliendo il servizio urbano scalo fs dal centro e ora altro esperimento che non fa altro che depauperare un settore in crisi. Mi piacerebbe sapere se l’Assessore al ramo ha mai visionato i bilanci del servizio urbano sempre desolatamente vuoto appunto perche’ estrapolato dalla Citta : a quella pazzia se ne aggiunge un’altra e in un tempo di profonda crisi: Citta’ d’arte va bene ma un turista ha diritto con i suoi bagagli di essere prelevato dal, Centro storico e non dalla sua..periferia:semplicemente pazzesco e a dispetto del significato etimologico di Servizio Urbano : ma forse qualcuno ha bisogno di un “vocabolario ” ,latino possibilmente. A risentirci.

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