Dopo sei mesi I Camosci della Maiella non hanno ancora trovato una casa. O per meglio dire di una sede. È dallo scorso mese di maggio, da quando cioè la scuola intersezionale CAI di Sulmona ha aperto le sue porte agli amanti dell’alpinismo e dello scialpinismo che gli istruttori sono alla ricerca di un luogo dove poter svolgere le proprie attività. Da quelle amministrative a quelle didattiche come spiega uno degli istruttori della scuola Massimo Mariani “costretto” con i suoli collaboratori a svolgere le lezioni teoriche perlopiù on line.
“I corsi avviati sinora sono andati bene – spiega l’istruttore CAI Massimo Mariani – abbiamo avuto un’affluenza di circa 20 partecipanti per ogni corso, persone provenienti anche da Pescara, Ortona, dalla Marsica e perfino da Roma”. Appassionati di montagna che gli istruttori della nuova scuola CAI vorrebbero ospitare in una propria sede, uno spazio adeguato allo svolgimento delle lezioni teoriche e delle normali attività associative. Uno spazio su cui I Camosci della Maiella pensavano avere a disposizione da subito visti i positivi segnali giunti in tal senso dall’amministrazione comunale che in occasione della cerimonia di inaugurazione della scuola svoltasi nell’aula consiliare del Comune di Sulmona, tramite il presidente del consiglio Cristiano Gerosolimo aveva espresso il più vivo entusiasmo per l’iniziativa. Un’iniziativa che finora ha portato anche un certo ritorno in città, come spiega Mariani ricordando che in occasione delle uscite in parete, i partecipanti del corso vengono e soggiornano a Sulmona, come pure nei centri limitrofi, con tutto ciò che questo comporta. Non solo dal punto di vista economico ma anche turistico per una città che si svela anche agli amanti di uno sport attratti da mète ben diverse.
“Non possiamo aspettare altro tempo – aggiunge Massimo Mariani – perché altrimenti dovremo prendere in considerazione altre soluzioni”. Come quella presentata da un altro Comune della Valle Peligna che a Mariani e ai suoi collaboratori ha già offerto uno spazio per ospitare la sede operativa della sezione CAI di Sulmona, attualmente “appoggiata” a quella dell’associazione nazionale alpini, dove svolgere anche le lezioni della scuola di alpinismo e scialpinismo. E di tempo in effetti non c’è n’è visto il ricco programma didattico della scuola che oltre al corso A-R1 di roccia base ancora in fase di svolgimento prevde corsi di alpinismo invernale base e di sci alpinismo prima di tornare alla stagione estiva. Ma prima di accettare proposte esterne, gli organizzatori della scuola e con essi i membri della stessa sezione CAI Sulmona vorrebbero una risposta da quella amministrazione che dopo le foto e le strette di mano nell’aula consiliare, non si è più fatta sentire.
“Noi chiediamo una stanza dove svolgere l’attività amministrativa della scuola e un’altra dove fare lezione agli allievi con l’utilizzo di un videoproiettore” spiega Mariani sperando in uno spazio ancora più ampio dove sia possibile montare una parete ad uso didattico. Speranze che I Camosci della Maiella conservano ancora in attesa che il Comune rompa il lungo silenzio decidendo di non perdere un’occasione che altri Comuni sono già pronti a non farsi sfuggire.
Via Stazione Introdacqua nei pressi del Centro Scherma…