Senza tetto, sale sull’acquedotto per protesta

Era salito sugli archi dell’acquedotto medievale questa sera e da lì, sosteneva, non si sarebbe mosso fin quando non sarebbe arrivato il sindaco di Sulmona ad interloquire con lui. Vuole una casa e l’assistenza, il quarantacinquenne senza tetto di origine toscana già noto per essere stato uno dei due protagonisti del blitz fatto una decina di giorni fa nel centro di accoglienza per migranti della Casa Santa dell’Annunziata, colui, in particolare, che avrebbe sferrato la coltellata al 23enne del Gambia rimasto ferito.

L’uomo dalle undici di ieri sera e fino a mezzanotte e venti di oggi ha tenuto col fiato sospeso le tante persone presenti, oltre a carabinieri, polizia e vigili del fuoco, anche se le sue intenzioni non sembravano da subito essere quelle di un gesto autolesionista o suicida, piuttosto di una protesta.
Da quanto si è capito a scatenare la sua reazione, sarebbe stato l’allontanamento (tutto da verificare) dalla mensa della Caritas, probabilmente a causa di un suo comportamento fuori dalle regole della comunità. L’uomo da mesi dorme quasi ogni sera lungo i corridoi dell’ospedale di Sulmona.
I vigili del fuoco hanno poco dopo la mezzanotte allungato la scala avvicinando il soggetto, riuscendo alla fine a raggiungerlo e portarlo a terra, anche grazie all’interlocuzione avuta con il vice sindaco Nicola Angelucci. Ora è stato portato in ospedale dove i sanitari ed eventualmente le forze dell’ordine decideranno se eseguire un trattamento sanitario obbligatorio.

Commenta per primo! "Senza tetto, sale sull’acquedotto per protesta"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*