Se ti sposi ti do casa: nuovo bando per gli alloggi a canone concordato

Al posto dell’anello ci sarà un contratto di affitto, con la promessa di matrimonio o di unirsi civilmente entro e non oltre un anno. Il Comune di Sulmona ha dovuto ricorrere anche a questo per ampliare la platea dei potenziali inquilini delle case a canone concordato, i 64 alloggi di via Sallustio, per intendersi, di cui ora ne è rimasta la disponibilità per 21.

Dei 27 appartamenti disponibili, infatti, solo 5 sono stati ammessi nell’ultimo bando e altre 17 domande sono state scartate perché, dato indicativo, chi ha presentato la domanda non aveva un reddito sufficientemente alto per garantire il pagamento del canone che varia dai 280 ai 325 euro al mese a seconda della grandezza dei locali. Famiglie, cioè, con Isee inferiore ai 12mila euro l’anno, per le quali l’unica strada percorribile per avere un alloggio è quella delle case popolari (per le quali, però, ci vorrà tempo).

Il bando sarà pubblicato lunedì prossimo e gli interessati avranno 60 giorni per presentare la domanda, poi altri 60 per la valutazione e 30 perché la commissione stili la graduatoria, Covid permettendo, ovviamente, perché le valutazioni possono essere fatte solo in presenza.

Insomma visto il sostanziale flop di pretendenti, il Comune ha optato per ripetere il bando, ampliando la platea potenziale degli aventi diritto: oltre ai promessi sposi, le novità riguardano il cosiddetto reddito simulato. In pratica chi è già inserito in un nucleo familiare ed ha un suo reddito autonomo, potrà fare una proiezione della sua Isee per vedere se può andare ad abitare da solo. I “mammoni” sono avvertiti. Stessa cosa per le famiglie monogenitoriali, a partire dai separati o divorziati con figli, che potranno simulare il distacco dal proprio nucleo formale.

Ridotto, quasi azzerato, poi, il criterio di anzianità, che varrà sempre ai fini della graduatoria, ma che non prevede più una residenza minima nel Comune di Sulmona di cinque anni, ma basterà che lo siano dal primo gennaio del 2021. Che poi, altra novità, non sarà necessaria neanche la residenza, perché il bando sarà aperto anche a chi a Sulmona semplicemente lavora.

“Sulle politiche abilitative sto facendo molto – ha dichiarato l’assessora al ramo, Marina Bianco – purtroppo è stato necessario ripetere il bando perché la platea di chi può permettersi di pagare l’affitto non è così ampia. A settembre speriamo però di avviare i bandi per le case popolari di via Angeletti e presto di rivedere l’assetto delle case parcheggio”.

4 Commenti su "Se ti sposi ti do casa: nuovo bando per gli alloggi a canone concordato"

  1. Anche perché chi ha un isee superiore a 12000 euro l’anno o ha già una casa di proprietà o può comunque permettersi di pagare un affitto adeguato altrove, non ci vuole molto a capirlo. Il bisogno è delle fasce più povere, mica dei benestanti

  2. Lupus in fabula | 16 Luglio 2021 at 20:30 | Rispondi

    “… con la promessa di matrimonio o di unirsi civilmente entro e non oltre un anno…”
    E se non lo fanno poi, di fatto, chi li caccia più…Auguri alle fortunate “ VOLPI”.

  3. case popolari a 300 euro??? scherziamo? chi ci va?

  4. Non sono case popolari, sono a canone concordato

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