A corredo c’è una foto significativa, quella di uno dei bagni della scuola, con un pezzo di legno rimediato da una sedia a fare da tavoletta e una pozza di acqua che riflette la muffa su muri e sanitari.
Ma l’elenco delle violazioni di legge e dei disservizi annotati dai genitori della scuola materna e primaria Lola Di Stefano di Sulmona è lungo e dettagliato. Tutto messo nero su bianco in un esposto presentato alla magistratura, al ministero, alle forze dell’ordine, agli organi amministrativi e a quelli scolastici. Una storia che va avanti ormai da anni e a cui, negli anni, non è mai stata data risposta.
I firmatari dell’esposto evidenziano una ad una, ma tralasciandone molte, le criticità dell’istituto che si trova in “condizioni igienico-sanitarie e di inagibilità sismica perduranti ormai da anni”.
A partire proprio dalle prescrizioni di sicurezza impartite da un’ordinanza sindacale due anni fa e che sarebbero state violate sistematicamente. “Il piano superiore viene quotidianamente utilizzato ai fini didattici come laboratorio, nonché quale segreteria/presidenza, con inevitabile uso per riunioni di collegio ed altro – scrivono i genitori – e questo nonostante l’ordinanza sindacale preveda di consentire in tali edifici l’utilizzo massimo di n. 3 locali al piano primo. Nella realtà la sola segreteria, presidenza, occupa ancora oggi ben 5 vani ospitando anche il personale amministrativo della scuola media Serafini. Inoltre almeno altri due locali (quelli più ampi) sono stati da sempre utilizzati per attività di laboratorio”. E poi l’area adibita a punto di raccolta, parzialmente asfaltata, occupata sistematicamente dalle auto, con materiali di risulta (finestre, porte, vetri) sparsi e le uscite di sicurezza con scale senza parapetto.
Ma è sulle condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere e studiare i ragazzi che i genitori battono maggiormente: non esiste una sala mensa e si mangia sui banchi con i carrelli lungo i corridoi, senza che venga eseguita “nessuna adeguata operazione di igienizzazione dal personale incaricato”. E poi i bagni: “Ci meravigliamo di chi, funzionario dello Stato o della Regione, abbia svolto eventuale sopralluogo e certificata l’idoneità dal punto di vista igienico-sanitario. Chiunque visiti i servizi igienici di questo edificio scolastico rimarrebbe esterrefatto per le loro condizioni oggettive”. Spiegano i genitori come ad esempio nei bagni della scuola dell’infanzia non ci sia neanche il pavimento, con sanitari vetusti e rubinetteria non a norma. “Solo quattro vasi igienici, sprovvisti di antibagno e relative porte. Mentre nella scuola primaria sei piccoli bagnetti di cui uno dedicato al personale (maschi/femmine), uno per i disabili e quattro per i 250/300 alunni di cui funzionanti solo due”.
L’elenco continua con le macchie e i distacchi di intonaco ben visibili da almeno cinque anni sui muri esterni, la palestra in pessime condizioni con vetri e finestre non a norma e protetti da pericolosissime reti metalliche sospese ed ancorate alle pareti e il muretto esterno che sta per crollare sul marciapiede a causa delle radici di un albero.
Vogliono risposte i genitori e si domandano come sia possibile permettere che dei ragazzini vivano in questi ambienti: “Siamo stanchi, arrabbiati, offesi, ma soprattutto siamo preoccupati per la salute e l’incolumità dei nostri figli che, nostro malgrado, sono obbligati a frequentare per ben nove mesi l’anno una struttura indecente, insicura, vecchia, obsoleta e pericolosa dal punto della vulnerabilità sismica, senza alcuna soluzione alternativa”.
bene,fimalmente genitori consapevoli,con le p….basta con i politicialtroni tutte chiacchiere annunci,dichiarazioni…pioggie di milioni per le scuole,pronti per essere spesi,in assenza di piani,progetti concreti, esecutivi,definitivi,approvati,realizzabili….coraggio,
in mancanza di certificazioni,nulla osta,permessi,autorizzazioni,ecc,ecc non permettete l’ingresso ….per vedere l’effetto che fa,cantava un dottore,o no?