Se il Comune fa incetta delle “adorate” transenne

Mai restare senza: a Sulmona le transenne, d’altronde, vanno via come il pane, come si suol dire. Cornicioni cadenti, buche sulla strada, palazzi pericolanti, lavori pubblici sospesi. Non c’è fatto e misfatto, insomma, che non sia risolto dalla provvidenziale grata portatile che, usa che ti riusa, alla fine finisce.

E così è stato, tanto da spingere il Comune a ordinare venti nuove “risolvi problemi”, venti transenne cioè che, non si sa mai, ma si sa già, presto o tardi serviranno per mettere la ormai tradizionale pezza a colori.

L’ordine è stato fatto alla ditta Ciesse che ha offerto uno sconto del 33% sul prezzo base: in tutto una spesa di circa duemiladuecento euro per venti pezzi (87 euro più Iva ciascuna), da acquistare, chiarisce il Comune nella determina di affidamento, in fretta “dato atto che la somma impegnata con la suddetta determina è stata in parte utilizzata e che, comunque, il budget a disposizione è necessario per l’acquisto di materiale e attrezzature di vario genere nel corso di tutto l’anno”. Non sia mai, insomma, che quando servirà non ci sia capienza in bilancio.

“Transenna in zinco delle dimensioni di 2,00 x 1,10 metri con banda rifrangente, del tipo più robusto di quelle attualmente a disposizione” si legge nella determina dalla quale traspare quasi la gioia e il godimento per il nuovo acquisto. La cara amica transenna, l’ultima frontiera dell’arredo urbano.

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