Scuole, trasporti, sanità: Antonietta La Porta candidata della Lega

PUBBLIREDAZIONALE committente Antonietta La Porta

Lei è iscritta alla Lega dal 2009, qual è la motivazione che l’ha spinta a scendere in campo ora?

Ritengo che sia arrivato il momento di agire, di passare dalle parole ai fatti. Il momento è favorevole e lo ha dimostrato il calore con cui la gente ha accolto il nostro leader Matteo Salvini. Dopo diverse esperienze nel campo dell’insegnamento e lavorative, negli ultimi anni mi sono dedicata soprattutto alla famiglia ed a crescere i miei figli, ora, però, voglio dare il mio contributo per costruire loro un futuro migliore.

Si candida in una Provincia estesa e variegata dove i problemi sono tanti.

E’ vero ma la sfida della sfida, se cosi possiamo dire, è quella di riequilibrare questa provincia. Stiamo lavorando per ridare dignità a due territori, quello marsicano e peligno creando un asse che possa bilanciare una politica troppo aquilocentrica degli ultimi anni. Con questo non intendo “togliere” a l’Aquila, territorio che ancora vive il dramma del terremoto del 2009, ma intendo che la Marsica e la Valle Peligna debbano essere rivalutate. Territori una volta ricchi di risorse e che hanno subito una spogliazione immotivata dovuta ad una politica scellerata. E’ il momento giusto per dimostrare quell’amore per la nostra regione di cui tutti parlano. Abbiamo un territorio bellissimo, che deve essere rilanciato turisticamente perché ha un potenziale incredibile, dobbiamo renderlo fruibile, raggiungibile. Il turismo può e deve diventare un volano economico.

A proposito di territori raggiungibili, uno dei suoi punti forti della campagna elettorale è il collegamento con Roma. Problema annoso, qual è la sua proposta?

Di questo argomento mi occupo da anni in quanto faccio parte dell’Osservatorio Trasporti di Civiltà Italiana che è tornata sull’argomento proprio giorni fa in un convegno ad Avezzano al quale ho partecipato. L’Abruzzo ha bisogno di migliorare i collegamenti con la Capitale. Non è possibile che nel 2019 i collegamenti devono essere ancora quelli su una rete ferroviaria che risale alla fine del 1800. Occorre un maggiore coinvolgimento della Tua, il ripensare i trasporti a vantaggio della ferrovia , al contrario di quanto fatto fino ad oggi favorendo gli interessi dei “signori delle autostrade”.

Parliamo ora di Sulmona, la sua città. Quale sarà il suo impegno per il centro peligno?

Qui c’è terreno fertile per quanto riguarda le problematiche. Questa città sta vivendo tempi bui a causa di una amministrazione che si è rivelata non all’altezza dei problemi, non difendendo il suo territorio anche da chi ha cercato di depredarlo. Un esempio per tutti la delibera del consiglio comunale a favore del declassamento dell’ospedale. Oggi abbiamo una bellissima struttura che ha ragion d’essere solo con una offerta sanitaria adeguata. Io mi batterò fermamente affinchè questo ospedale torni ad essere di primo livello. Altro argomento il tribunale. Grazie a questo Governo abbiamo ottenuto una proroga fino al 2021, ma va trovata una soluzione definitiva che scongiuri la chiusura di un importantissimo presidio di legalità.
Altro problema, quello più sentito, il lavoro. Anche qui si vive il dramma della disoccupazione. Le politiche regionali di supporto al lavoro si sono rivelate fallimentari. Siamo tra le regioni che non utilizzano i fondi europei. In questa direzione va spesa ogni energia. Tornando all’inefficienza dell’amministrazione comunale c’è da dire che si potrebbe rimettere in moto l’edilizia, e quindi creare nuova occupazione, sbloccando tutte le pratiche di finanziamenti relativi al sisma che invece sono congelate nei cassetti. Si tratta di decine e decine di milioni di euro. Ma l’inefficienza dell’amministrazione comunale va di pari passo a quella dell’amministrazione provinciale. Parliamo di sicurezza degli edifici scolastici. La maggior parte delle scuole ad oggi non è in sicurezza. Alcune scuole sono anche fatiscenti. Ora voglio parlare da mamma e non da candidata. Mio figlio il prossimo anno andrà alle scuole superiori e vorrebbe frequentare il liceo scientifico. Questa cosa mi preoccupa e non poco. Il liceo scientifico, infatti, è una delle scuole meno sicure della città. Ero persino convinta che gli studenti non usufruissero della palestra, che mi risulta essere a forte rischio, ed invece non è cosi. Si tratta di scelte irresponsabili. Io cercherò di fare cambiare idea a mio figlio, ma il problema resta, come la preoccupazione da parte di tanti genitori.

16 Commenti su "Scuole, trasporti, sanità: Antonietta La Porta candidata della Lega"

  1. Come rovinare una realtà scolastica che funziona tra tante difficoltà. A volte si potrebbe anche evitare di parlare alla “pancia” delle persone e proporre piuttosto soluzioni visto che si aspira a governare una regione già messa male. Comunque visto il maestro (di selfy), l’allievo non può discostarsi più di tanto.
    Speriamo bene.

    • A prescindere i “selfy” 🙂 ,
      tutti gli altri precedenti candidati (come sarà per i futuri) hanno proposto e fatto promesse… ma con quali risultati?
      Qualsiasi campagna elettorale è sempre stata fatta di mirabolanti promesse.

      Alcuni, per la verità UNO nonché nostro assessore, è andato anche contro corrente… e ha fatto più danni che altro… tant’è che non si ripresenterà a questa tornata elettorale… per vergogna!!! Come sta facendo carte false per entrare e in “seconda persona” con una candidatura “alternativa”.

      Caro Ma, Così fan tutte(i)!!!

  2. Se è vero quello che c’è scritto più che di pancia si parla di pelle. La sicurezza dei ragazzi prima di tutto.

  3. Quindi pubblicizzare la volontà di far cambiare idea al figlio (onestamente danneggiando in questo modo solo il liceo) senza avanzare un minimo di idea alternativa (come del resto anche riguardo agli altri temi trattati nell’articolo) per voi è il giusto modo di presentarsi?
    Per inciso il passato ormai è andato, cerchiamo di pensare al nostro futuro senza continuamente vedere chi ha fatto cosa, tanto non credo ci siano stati negli ultimi decenni uomini o donne di grande spessore. Forse sarà anche il caso di chiudere definitivamente a certi soggetti e dare credito a chi veramente ha qualcosa da dire e da voler fare per il proprio territorio e non solo per le proprie tasche.

    • Ogni politico fa la propria campagna elettorale come meglio crede e resta all’elettore valutarne “le promesse”.
      Che il passato sia “passato” non è una scusante per nessuno e in particolar modo per chi ha fatto danni per la comunità, come è altrettanto vero che i candidati di un territorio rispecchiano il tessuto dello stesso territorio.

      • Certo il passato non è una scusante per nessuno. Proprio per questo dovremmo iniziare noi stessi ad essere più esigenti mostrando il “conto” a chi poteva e non ha fatto e pretendendo da chi vorrebbe fare qualcosa in più di un semplice “gli altri hanno fatto danni, noi sosterremo tutto”. Ecco a me piacerebbe sapere “come”, magari prima di febbraio. Certo non posso pensare che sconsigliare l’iscrizione in un istituto scolastico locale (tra l’altro molto attivo) possa essere la soluzione.

        • Giusto il nostro essere esigenti che è svolto per mezzo del voto.
          I programmi come già detto sono in gran parte farlocchie come sempre “all’ultimo si contano le pecore”.

  4. Io non penso sia la candidata a danneggiare il liceo. Credo che stia solo mettendo al corrente le persone della situazione. Se c’é qualcuno che ha danneggiato le scuole di questo territorio credo siano le alte cariche e gli organi competenti che avrebbero dovuto occuparsi di mettere in sicurezza le scuole (e ne hanno avuti di fondi e di tempo per farlo come si deve) visto che viviamo in un territorio ad alta pericolosità sismica. Poi non mi sembra di leggere, nelle dichiarazioni della candidata, promesse vane ma piuttosto mettere in evidenza situazioni che necessitano di interventi concreti.

  5. Sono d’accordo con Sole. La pubblicità negativa di una scuola non è data da una dichiarazione ma dai dati di fatto. Credo che la pubblicità negativa di una scuola sia data dalla carenza professionale e didattica e non dagli indici sismici. Se la candidata ha espresso un suo parere sia come madre che come candidata sicuramente lo ha fatto dopo aver letto le relazioni sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Non continuiamo a far finta di nulla…le scuole a Sulmona non sono adeguate sismicamente parlando e tutti i giorni noi genitori sappiamo di far correre un rischio ai nostri figli.

    • Appunto non credo lei possa affermare che il liceo scientifico di Sulmona presenti problemi di natura professionale o didattica. Sulla questione vulnerabilità invece credo che ormai sia nota a tutti noi la situazione, perciò dire semplicemente di voler convincere il figlio e quindi altri genitori (visto che parla da mamma) a desistere da volersi iscrivere lì significa fare cattiva pubblicità all’istituto (e forse solo ad esso) e comunque senza presentare alcuna soluzione in merito alla questione sicurezza delle scuole se non dire che tutto va male. Però capisco che dovete sostenerla per questo mese. Va bene così. Io una idea me lo sono fatta.

      • Credo che lei abbia una grande capacità nel generalizzare. Se si esprime un parere che va contro la sua opinione non significa sostenere una persona per il mese di campagna elettorale. Una cosa abbiamo in comune: anche io mi sono fatta una chiara idea. Come sempre si mettono davanti i personalismi e non i dati di fatto.

  6. Ok, credo che abbiamo dato il giuto spazio al primo spot elettorale… pronunciamoci sui futuri

  7. Tutti si lamentano delle scuole insicure dove al massimo si passano 5 ore della propria giornata. Ma le restanti 19 ore passate dentro le nostre abitazioni, sono sicure? Il rapporto è 1 a 4.

    • Meglio lamentarsi che poi piangere perché una scuola è crollata. Quando il comitato delle scuole sicure ha indetto manifestazioni di protesta voi che parlate tanto bene dove eravate?

      • È più facile subire un sisma in casa 75% di probabilità che a scuola 25%

        • Non si vive di probabilità! Dovremmo iniziare a batterci per gli adeguamenti sismici sia nelle scuole che nelle proprie abitazioni. In questa città dovremmo imparare a combattere o meglio ad iniziare a combattere e non a criticare chi decide di farsi avanti. Ricordo che i fondatori del comitato scuole sicure sono stati tacciati di farsi guidare solo da interessi politici quando questo non è mai stato vero! Chi ha puntato loro il dito contro dove era nella battaglia?

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