Su scuole si scalda il Consiglio e Pratola Insieme abbandona l’aula

Abbandonano l’aula i consiglieri del gruppo Pratola Insieme, Alessandra Tomassilli e Salvatore Pizzoferrato, durante il Consiglio comunale di ieri. A scaldare gli animi è stata di nuova la questione scuole per la quale i due hanno formalmente diffidato il sindaco.  A far scattare la molla è stato il mancato riscontro sull’interrogazione “Sicurezza sismica nelle scuole” presentata il 12 settembre scorso. Nella diffida di ieri Tomassilli e Pizzoferrato esortano, quindi, l’intervento di un ingegnere civile specializzato in scienze delle costruzioni edili da impiegare in ulteriori sopralluoghi all’interno delle scuole. Nella richiesta, inoltre, i due consiglieri di minoranza hanno chiesto di provvedere a fornire entro 15 giorni una attestazione che provi la regolarità sismica ed antincendio delle strutture scolastiche.

“Una interrogazione formalmente irricevibile- si difende la prima cittadina, Antonella Di Nino- perché in palese contrasto con l’art. 18 dello Statuto del Comune per il quale con il detto strumento il consigliere può chiedere al Sindaco di riferire sulla veridicità di un fatto.  Al contrario, in essa si chiede alla maggioranza di convocare una riunione sul punto e si fa inoltre riferimento ad uno studio preliminare, che però è rinvenibile solo sul profilo facebook del capogruppo. Ho sollevato il problema durante l’ultima riunione dei capigruppo, nella quale mi sembrava avesse compreso bene l’errore formale commesso e soprattutto allo stesso avevo anche aperto la porta per inserire la richiesta in Consiglio e discuterne in quella sede. Il consigliere Pizzoferrato, poi, mente sapendo di mentire, perché io non ho mai detto che non avrei fatto il Polo, ma al contrario ho sempre dichiarato che avrei verificato lo stato dell’arte e poi deciso, come ho responsabilmente fatto sollecitando l’iter per la realizzazione nonostante giudizio su criticità”.

La polemica si sposta poi sulla rete virtuale dove il botta e risposta, stroncato in aula, prosegue a suon di post e comunicati stampa per spiegare ognuno le proprie posizioni. E’ così che, ad esempio, risponde Pizzoferrato: “Il sindaco ci racconta di essere sconcertata, ci accusa di lanciare la pietra e di nascondere la mano, di mentire sapendo di mentire, di essere intellettualmente disonesti. Volevo solo ricordare qualche dichiarazione rilasciata dal sindaco è da qualche esponente della sua maggioranza durante la campagna elettorale e quando sedevano sui banchi dell’opposizione”. Il chiaro riferimento è ai Musp che fin dai tempi dell’opposizione di Antonio Di Nino ed Antony Leone alla maggioranza De Crescentiis erano stati lanciati e rilanciati come unica soluzione in vista del polo unico. Ipotesi che non è andata a buon fine traducendosi anche quest’anno, nei fatti, con ulteriori adeguamenti sulle strutture esistenti.

 

 

Simona Pace

 

2 Commenti su "Su scuole si scalda il Consiglio e Pratola Insieme abbandona l’aula"

  1. bene,come solito,due pesi due misure,edifici pubblici:per la sicurezza in generale,controlli,verifiche,certificazioni,nulla osta,ecc, a sulmona va bene( parte dei 400 amm.ri) pratola no….avezzano ,sulmona ,prezza ecc e’ tutto ok……certificazioni,permessi,
    nulla osta ? Non c’e’ bisogno,con un comunicato,una dichiarazione,un annuncio,un post garantisce
    il capobastone..o no?

  2. Il polo unico? A ben sapere di poli ce ne stanno due, il polo sud ed il polo nord. E se invece del polo si andassero a mettere in norma le scuole già esistenti, come si è fatto per l’edificio comunale, che ora rinnovato fa bella mostra di sé? Se fossi sindaco io, metterei in congelatore il polo unico e mi adopererei per mettere in sicurezza l’esistente. Non si ravvede la necessità di fare un polo unico scolastico, che sarebbe come portare all’ammasso le scolarità di grado diverso. Del resto, ora, non sono forse al comando della nave quelli del centro destra? Forse quelli di sinistra con i progetti delle destre non ci vanno al cxsso? Ed allora cosa avrebbero da ridire gli altri gruppi di opposizione? Da che mo’ i DEM che avrebbero approvato lo ius soli, se avessero avuto il numero al senato, stracciafregandosene dell’opposizione del centro destra. Le cose le fanno e basta. Ecco se io fossi sindaco con tanto di maggioranza mi ispirerei al modo di fare dei dem, molto efficace, nel bene e nel male e l’opposizione se la prende in saccoccia, come fanno quelli.Sia che restino in aula sia che se ne vadano a spasso.

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