Scuole, il rinforzo che non basta

I dati sono in miglioramento rispetto allo scorso anno: 23 addetti in più nelle scuole abruzzesi tra assistenti amministrativi (8) e collaboratori scolastici (15) per l’anno che si aprirà a settembre, ma sulla distanza la carenza è ancora molta.

Negli ultimi 15 anni, infatti, sono stati persi oltre 1300 posti di lavoro nelle scuole abruzzesi, pari al 25% dell’organico in servizio e in particolar modo i collaboratori scolastici che sfiorano i tre zeri dopo il meno (956 posti persi).

E’ che il criterio dell’assegnazione in base alla popolazione scolastica non regge, perché le aule da pulire e accudire sono sempre quelle e perché lo sforzo degli amministrativi, tanto più ora presi dai fondi Pnrr, sono maggiori.

“A fronte di tali numeri, se non ci sarà un incremento di posti in molte scuole sarà difficile garantire il servizio per l’a.s 2023/24 – spiega Pino La Fratta della FLC-CGIL -. E’ assolutamente necessario, pertanto, adoperarsi da subito per prevedere l’attribuzione di deroghe che compensino i tagli di personale. È quello che abbiamo chiesto con convinzione all’Ufficio Scolastico Regionale nel corso dell’ultimo incontro e che chiederemo come sindacato ai tavoli provinciali. Per assicurare a tutti uguali condizioni di partenza, in attuazione dei principi costituzionali, sarebbe necessario invertire la tendenza dei tagli, rivedere i criteri di attribuzione degli organici, ancorati al mero parametro numerico e adeguarli alle specificità territoriali e all’aumento dei carichi di lavoro delle scuole he si è determinato in questi ultimi anni”.

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