Questa volta la tempistica è stata rispettata e, così come annunciato, oggi la Provincia ha deliberato il contributo integrativo da 2,1 milioni di euro che servirà per completare i lavori nella sede del liceo classico Ovidio di Sulmona. Soldi necessari e aggiuntivi ai 4 milioni che erano in cassa e che prevedevano interventi solo di consolidamento dell’edificio. Con i fondi provinciali, invece, sarà possibile anche rendere la scuola fruibile, con il rifacimento e l’adeguamento cioè degli impianti elettrico e idrico, il sistema antincendio, il rifacimento dei bagni.
Stando alla tabella di marcia, quindi, a primavera la scuola di piazza XX settembre, chiusa dal 2009, potrebbe e dovrebbe tronare fruibile, in tempo forse per il Dies Natalis di Ovidio. Un regalo per lui, per la città e soprattutto per i liceali che verosimilmente potranno sostenere già gli esami di Stato nella loro scuola o comunque tronare tra i banchi del centro storico a partire da settembre 2024. Soddisfazione è stata espressa sia dalla consigliera provinciale Antonella La Gatta, sia dall’assessore comunale Franco Casciani.
La Provincia nel piano straordinario per le scuole approvato oggi e che vale circa 34 milioni di euro, ha messo anche 250mila euro per il De Nino-Morandi al fine di adeguare i prezzi ai lavori previsti, lavori che dovrebbero essere appaltati a settembre. Con il condizionale che resta d’obbligo per la scuola di via Virgilia D’Andrea svuotata nel 2014 per un’inchiesta giudiziaria e mai più ripopolata.
Altri 340mila euro, infine, sono stati stanziati per l’adeguamento della palestra dell’Istituto tecnico industriale di Pratola Peligna che lo scorso anno, a seguito di una nostra inchiesta, venne chiuso perché al di sotto dei parametri di vulnerabilità sismica e di staticità. Cosa che portò ad un ritardo nella riapertura e ad un avvio dell’anno senza laboratori: una grave perdita che ha portato quest’anno ad un brusco calo delle iscrizioni.
Una montagna di denaro tolti ai cittadini e consegnati al mondo edile.
Nessun edificio in vecchia muratura di pietrame è idoneo a ricevere una scuola, è tutto un trucco.
Per quanto riguarda il De Nino-Morandi occorreva abbatterlo invece di mantenere una vecchia struttura in cemento armato con vecchissimi ferri lisci, tanto linterno è stato rifatto tutto nuovo dagli impianti, alle finestre, alle tamponature. Si spendeva molto meno.
Eccone un altro che ha preso la laurea su internet di ingegneria…
Comunque a Sulmona riusciamo a fare solo casini !
Il tutto per piccoli e grandi interessi personali !
Parole sante! Bene hanno fatto i pratolani con il polo scolastico tutto nuovo e sicuramente più antisismico di una vecchia struttura rattoppata.
Per sua conoscenza la laurea l’ho regolarmente presa frequentando una Università Italiana e ho progettato normali strutture di edifici per quasi un quarto di secolo, sempre in tutta umiltà.
Credo che chi ha dato una vita per gli studi lo fà per il progresso e il bene della società pur riconoscendo che in mezzo a noi ci sono tanti venduti al dio denaro.
Se uno volevo fare soldi mi mettevo a fare spaccio di droga, rapine, prostituzione…
IL DE NINO-MORANDI DEVE ESSERE SOLO ABBATTUTTO E RIFATTO DA CAPO CON TUTTI I NUOVI CRITERI ANTISISMICI E CON UN ASPETTO PIU’ BELLO DELL’ATTUALE,SICURAMENTE SI SPENDERA’ MENO E SARA’ MOLTO PIU’ SICURO…C7SULMONA