Il sorteggio è stato rispedito al mittente. Tra motivi lavorativi e certificati medici per malanni dell’ultimo minuto, sono arrivate 80 rinunce (accertate fino a questa mattina) tra gli scrutatori per le elezioni Regionali. Una pioggia di “no” che neanche l’ombrello delle 60 riserve aperto dall’ufficio elettorale è riuscito a fermare. Sui 168 convocati a controllare le procedure di voto (tra titolari e riservisti), uno su due ha declinato la chiamata, che sarebbe fruttata 120 euro (oltre tre giorni di permesso da lavoro) previsti dal decreto Election Day.
Negli scorsi giorni da Palazzo San Francesco hanno tentato di porre rimedio, con un’ulteriore convocazione di riserve delle riserve. Una toppa che non è riuscita ad arginare le astensioni dell’ultimo minuto. Tant’è che questa mattina sette sezioni risultavano incomplete: le due nella scuola Media “Panfilo-Serafini” (2 e la 12bis), la sezione nell’istituto “Vico” (6), la sezione nella dell’ex scuola della frazione di Torrone (17), la sezione nella scuola “Mazara” in via De Mattheis (22) e la sezione 25 nel liceo “Fermi” in via Togliatti.
Il paradosso, però, è che nel primo pomeriggio di oggi, al momento della composizione dei seggi, fuori ai vari immobili erano presenti decine di persone, non convocate e pronte a insediarsi al posto degli assenti. Una procedura prevista dalla legge, con i Presidenti di sezione chiamati a selezionare la riserva più anziana. Insomma, il sistema di reclutamento non funziona. Alle tante rinunce fanno da contraltare le riserve improvvisate, non estratte lo scorso 14 febbraio.
Corte d’Appello e Comune, inoltre, hanno dovuto fare i conti anche con molteplici astensioni arrivate dai presidenti di Sezione. Anche qui, nonostante i 150 euro di compenso, l’incarico è stato declinato. Al momento non si registrano criticità, con i seggi che risultano completi, grazie a toppe e cerotti.
Titolo di oggi : “Se sulla scheda Mario Bianchi si può scrivere in tanti modi, rischi di voto di scambio in Abruzzo”