Scomparsa da quasi un mese, fermata a Pescara la cleptomane evasa

E’ stata fermata ieri sera lungo corso Vittorio Emanuele II a Pescara: per Emanuela Del Giovane, la “latitanza” è finita ieri dopo una ventina di giorni durante i quali aveva fatto perdere le sue tracce dal centro sanitario di Ascoli Piceno nel quale era stata rinchiusa dal giudice del tribunale di Sulmona.
Gli uomini della squadra volante la hanno fermata mentre passeggiava lungo la centrale via del capoluogo adriatico dove, sembra, abbia tentato di portare a segno altri furti, motivo per il quale la donna, quarantenne di Sulmona, era stata arrestata più volte nei mesi scorsi.
La sua è una storia che aveva fatto molto discutere a Sulmona, con i reiterati furti fatti ai danni soprattutto di commercianti, che avevano esasperato la popolazione. E dall’altra la sua condizione patologica, un disturbo della personalità che rende quasi irrefrenabile il suo desiderio di rubare. Una specie di cleptomane, insomma, che per questo motivo dagli arresti domiciliari (anche questi non rispettati) era poi passata prima in carcere e poi sotto le cure del San Salvatore dell’Aquila e da qui ad un ricovero presso la struttura sanitaria specializzata.
Qui già da tempo aveva mostrato però insofferenza per la misura restrittiva e una ventina di giorni fa non si era fatta trovare nella sua stanza. Gli addetti avevano aspettato un po’ a dare l’allarme, sperando in un suo rientro spontaneo, ma della Del Giovane non si erano avute più notizie.
Così era scattata la ricerca in tutta Italia, tanto in Abruzzo quanto nel nord Italia. Non senza timore che potesse esserle accaduto qualcosa, visto che neanche i familiari la avevano sentita.
Ieri il sollievo per il suo stato di salute e il ritorno davanti ai giudici del tribunale davanti ai quali comparirà probabilmente oggi stesso.

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