Nella scarpata per 18 ore. È stata una notte infernale quella trascorsa da Giulio Tarulli, 71 anni di Cansano, finito in un dirupo mentre percorreva con la sua Dacia la strada Regionale 487, che collega il Comune cansanese con Pacentro.
L’uomo, alla guida della vettura, avrebbe perso il controllo del veicolo nel pomeriggio di ieri. Non vedendolo rincasare, i familiari hanno allertato i soccorsi. Le ricerche, andate avanti per l’intera notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, si sono concluse questa mattina. Due passanti, insospettiti dai rami divelti degli alberi lungo la carreggiata, hanno allertato i Carabinieri che sono intervenuti sul posto dove vi era l’automobile di Tarulli. La stessa nella quale l’uomo ha trascorso l’intera nottata, impossibilitato ad allertare i soccorsi, poiché quel punto non è coperto da alcuna rete telefonica.
Ad aiutare i carabinieri della Compagnia di Sulmona a restringere il raggio di azione è stata la cella telefonica, agganciata l’ultima volta proprio nei pressi della boscaglia che circonda la Strada Regionale 487. L’uomo è stato medicato sul posto da un’ambulanza, prima di essere trasportato all’ospedale di Sulmona dove, dai primi accertamenti, è sembrato vigile e in discrete condizioni. La situazione si è aggravata durante il trasporto nel pronto soccorso. I medici hanno accertato le fratture costali che hanno portato alla perforazione di un polmone tale da rendere difficoltosa la respirazione. Per questo l’uomo è stato intubato con ventilazione meccanica e al momento è ricoverato nel reparto rianimazione, in prognosi riservata.
Sulle modalità che hanno portato l’automobile di Tarulli ad uscire di strada si farà chiarezza nelle prossime ore. Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo avrebbe avuto un colpo di sonno causato dal jet lag, in quanto rientrato appena 24 ore prima da Cuba.
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