Sciopero generale, la Cgil: “Scuola in prima fila”

La lezione, secondo la Cgil Abruzzo, va data questa volta al governo: scendere in piazza, il prossimo 15 dicembre a Pescara, per protestare contro la Finanziaria e soprattutto contro gli effetti che avrà sulla scuola abruzzese.

“In Abruzzo a regime si rischiano di perdere 46 istituzioni scolastiche sulle 193 esistenti, oltre il 30% – scrive il sindacato -. La logica del risparmio che comporterà la creazione di un gran numero di scuole sovradimensionate e difficilmente gestibili, con un peggioramento generale del servizio scolastico e che contribuirà ad acuire i processi di desertificazione delle aree interne”.

Nessuna apertura sul reclutamento dei docenti, nessuna eliminazione delle classi sovraffollate, o incremento del personale Ata, né è dato sapere il futuro deò personale Covid: “Parliamo di circa 1.900 posti di lavoro persi in un solo anno, con conseguenti criticità scaricate sulle scuole della regione. Ci sono tutte le ragioni per scendere in piazza il 15 dicembre – sottolinea la Cgil – e far sentire la voce della scuola che continua a essere penalizzata con la riduzione di risorse e di organici. Aggredita quotidianamente con operazioni ideologiche e retrive che nulla hanno a che fare con la crescita del nostro sistema formativo e con l’esigenza di garantire alle studentesse e agli studenti una scuola pubblica di qualità”.

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