Il mondo della conoscenza si mobilita e invita tutto il personale dei settori della scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale ad aderire allo sciopero indetto per l’intera giornata del 31 ottobre.
Per la Provincia dell’Aquila FLC CGIL L’Aquila annuncia un presidio davanti alla Prefettura in via Federico II a partire dalle ore 10.30 “coerentemente con quanto avverrà nelle altre province della regione e in altre quaranta piazze su tutto il territorio nazionale”. Un appello alla mobilitazione per dire “no” alla bozza di legge di bilancio che, presentata nei giorni scorsi in Parlamento, “non risponde alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo della conoscenza”. Lavoratori e lavoratrici che con la mobilitazione del 31 ottobre avanzeranno una serie di richieste a partire dallo stanziamento di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni e un piano di stabilizzazioni straordinario “per sanare l’annoso e ormai strutturale problema del precariato in tutti i settori del comparto” come confermano i numeri che per la sola provincia dell’Aquila registrano 1260 docenti con contratti a tempo determinato e oltre 200 unità di personale ATA.
Tra le richieste anche quella di incrementare in modo significativo le risorse da destinare agli organici, al tempo scuola e al diritto allo studio, contro la riduzione di risorse prevista a livello nazionale dove si parla di 56660 docenti e 2174 ATA con le evitare le inevitabili ripercussioni a livello provinciale. Come nella provincia dell’Aquila dove “il livello di precariato è altissimo, le scuole sono in forte sofferenza per carenza di collaboratori scolastici e le segreterie sono in affanno”, spiegano i sindacati sottolineando come tale situazione in un momento in cui alle scuole si richiede di implementare i progetti PNRR entrati nel vivo, denota “una mancata conoscenza da parte di chi ci governa della reale situazione lavorativa di un settore fortemente in difficoltà”. A favore della sostenibilità finanziaria degli atenei, oggetto di richiesta sarà anche il recupero del taglio operato per il 2024 al Fondo di finanziamento ordinario delle università, il linea con l’appello lanciato qualche settimana fa dai rettori degli otto atenei di Marche, Abruzzo e Umbria. E infine il blocco del dimensionamento scolastico che, nella provincia dell’Aquila dove già tre autonomie scolastiche sono state oggetto di tagli, potrebbe compromettere definitivamente “la delicata tenuta delle nostre aree interne che rischiano dio perdere l’ultimo presidio dello Stato”.
Questi i motivi per cui la FLC CGIL invita tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici ad unirsi alla mobilitazione e partecipare al presidio per non sentirsi più “penalizzati dalla riduzione delle risorse e degli organici e per non essere quotidianamente sviliti da incursioni legislative fuori contratto e fuori confronto democratico”. Scioperare uniti per gridare a gran voce che “un Paese che non investe nell’istruzione e nella ricerca è un Paese che sceglie di non avere futuro”.
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