Parla di scelte responsabili seppur difficili la nota diffusa da 3G Spa a seguito dello sciopero di questa mattina, davanti alla sede di Sulmona. Protesta nata per il rinnovo di un contratto collettivo peggiorativo, firmato da Assocontact e Cisal, sigla sindacale non rappresentativa, lo scorso 4 dicembre. L’azienda si barrica dietro ai pagamenti garantiti e puntali degli stipendi, a fronte del calo di fatturato registrato nell’ultimo anno.
Una “scelta che ha spesso comportato sacrifici a livello dirigenziale ma che rispecchia i valori fondanti della nostra organizzazione”, tiene a precisare 3G Spa
Nell’accordo, a differenza del precedente CCNL, garantisce la nuova polizza sanitaria e “offre condizioni migliorative in termini di servizi e massimali”, ribadisce l’azienda. “Il sistema retributivo del nuovo CCNL – prosegue – è strutturato per valorizzare il lavoro dei dipendenti attraverso diversi elementi, tra cui la paga base, premi di produttività, welfare aziendale e altri benefit, nell’ottica di una tutela completa del lavoratore”.
Le clausole, però, lasciano poco spazio alla tranquillità dei dipendenti: riduzione del 15% sul costo orario del lavoro, riduzione delle ore di permesso di oltre il 50% passando da 104 a 48 ore, un graduale abbattimento dell’integrazione economica sui primi tre giorni di malattia passando dall’attuale integrazione al 100% ad un graduale azzeramento e il periodo di comporto della malattia abbassato a 120 giorni con la facoltà dell’azienda di recedere dal contratto in qualsiasi momento. Il nuovo CCNL prevede, inoltre, il riconoscimento di una paga oraria per lavoratori e lavoratrici in collaborazione coordinata e continuativa di 6,50 euro e la maturazione delle ferie proporzionata al numero di ore contrattuali settimanali con la possibilità per l’azienda di regolamentare fino al 50% delle ferie del lavoratore.
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