Ha scelto un luogo che conosce bene per affrontare una sfida alla portata di pochi: salire e scendere lo stesso percorso tutte le volte necessarie per raggiungere il dislivello di almeno 8848 mt. L’altezza del monte Everest che dà il nome alla sfida che Iuri Di Benedetto, 29enne di Introdacqua, ha deciso di affrontare “scalando” in bicicletta l’ultimo tratto di strada che dal suo paese porta a Bosco Plaja.
Si chiama Everesting ovvero come scalare la montagna più alta del pianeta senza andare sull’Everest, la sfida raccolta da Di Benedetto per portare a casa molto più di un semplice risultato sportivo. “Ho voluto mettermi alla prova” spiega il giovane capotreno reduce dall’impresa che tra sabato e domenica lo ha visto pedalare in sella alla sua bicicletta per quasi 39 ore percorrendo 1 km e mezzo di strada, pari a 82 metri di dislivello per ben 122 volte. Partito sabato mattina, ha continuato a pedalare sfidando la notte con la luce di una torcia per proseguire fino al giorno successivo e arrivare a toccare i 10 mila metri. Oltre gli 8848 richiesti dal regolamento dell’Everesting, per dimostrare a sé stesso di poter fare di più ed entrare nella hall of fame degli italiani che hanno portato a termine una sfida che coinvolge tutti i Paesi del mondo.
Un’impresa in realtà doppia quella di Iuri che la stessa sfida aveva già “vinto” lo scorso mese di giungo, ma camminando, perché come spiega lui stesso “puoi scegliere di fare l’Everesting a piedi o in bici e io ho voluto farlo in entrambi i modi”. Parla con disinvoltura Iuri Di Benedetto nel raccontare la sua particolare avventura dove preziosi sono stati i consigli del suo amico e preparatore atletico Stefano Mozzillo dell’ASD Full Spectrum Academy di Sulmona con il quale si era già allenato montando la bici sul rullo in palestra. Come idratarsi, cosa mangiare e soprattutto quando fare le soste, questi i suggerimenti di Mozzillo per Iuri che ricorda come la scelta del percorso è libera, non ci sono limiti di tempo e l’unica regola è non dormire. Monitorato per tutto il tragitto da una fascia cardio che registra il battito cardiaco, Iuri ha percorso 377 km sostenuto dai suoi amici che per qualche ora lo hanno incitato lungo il percorso. E dopo aver inviato i dati registrati durante il percorso, ieri per Iuri Di Benedetto è arrivata la omologazione da parte del club Everesting Italia che ha inserito il suo nome nel sito ufficiale, unico italiano ad aver completato la sfida sia a piedi che in mountainbike.
Una soddisfazione che il giovane Iuri non riesce a nascondere nonostante non sia nuovo a record raggiunti in montagna, come quello del 2020 quando a 25 anni risultò essere il più giovane abruzzese a scalare tutte le 243 cime superiori a 2000 metri dell’Appennino . Una passione per la montagna che il 29enne di Introdacqua dice di aver ereditato dal padre e che, unita allo sport, lo porta già a pensare alla prossima sfida. Come la race across Italy in programma il prossimo 2 maggio, una competizione ciclistica che partendo da Silvi Marina vedrà gli atleti attraversare territori di Abruzzo, Lazio, Molise e Campania. 775 km che Iuri correrà in coppia con Stefano Mozzillo per “vincere” un’altra sfida. Con sé stesso.
Grande Iuri!
Avevo intuito che eri una persona fuori da comune e quello che ho appena letto me lo ha confermato. Complimenti