
Con la Settimana Santa si apre anche quella dei santini, in questa strana Pasqua, in questa ancor più strana campagna elettorale. Tra un “quando riparti” e l’esegesi della caduta del mantello della Madonna, ci sarà spazio quest’anno anche per un “me la dai una mano” con bigliettino a corredo e il classico, diventato ormai tradizionale a Sulmona, “vota Antonio”.
A dire il vero, finora, non ne girano tanti di santini in città, almeno nelle versioni cartacee, poco green e troppo costose rispetto ad una sana, economica e vuota, invasione sui social.

Le facce sono spesso le stesse, anche se con bandiere diverse e versioni aggiornate: come quella della candidata Roberta Salvati che ha scelto la versione Studio Ghibli per “vendere” la sua immagine. In fondo, nella città dove la normalità è surreale, sembra di essere in un cartone animato.
E che in effetti bisogna lavorare di fantasia per immaginare la città immaginata dai candidati, perché finora, a poco più di un mese dal voto, di programmi se ne vedono e se ne sentono pochi.
Più che altro improvvisate invettive reciproche.

Il candidato del centrodestra Luca Tirabassi campeggia sui manifesti seipertre e su quelli, abusivi, delle banchine dei bus della Tua. Chissà forse una dichiarazione programmatica per il prossimo affidamento del servizio del trasporto pubblico urbano alla partecipata regionale. E’ già qualcosa.
Quello del centrosinistra, Angelo Figorilli, nelle sue visite saltuarie in città, si è ripiegato invece sulla città passata, più che futura: vecchi ritagli di giornale, ricordi di quando giovane faceva cose da grande in via Freda e la fissa del ritorno degli ex (ovvero i sulmonesi erranti) che dovrebbero essere determinanti a riparare le buche, programmare i lavori pubblici, riorganizzare una macchina amministrativa che va per fatti suoi.
Nicola Di Ianni, che i social non li frequenta, parla di una Sulmona “saccheggiata delle sue bellezze, depredata economicamente dei servizi, delle logistiche produttive nonché privata, conseguentemente, di troppi posti di lavoro”. Boh.
Catia Puglielli, ultima arrivata nell’agone, un santino ancora non ce l’ha, né sa, lei, chi si candiderà per farla eleggere sindaca: si affida ai post su Facebook elencando il quotidiano dramma di vivere a Sulmona e alla rete del “me la dai una mano” dell’intramontabile Bruno.



Che poi, a volte, è meglio così, meglio non sapere con chi si ha a che fare. Perché quando meno te lo aspetti esce dal nulla un candidato “moderato”, che poi si scopre essere anche il nuovo coordinatore dei giovani di Forza Italia (l’ex è passato alla fiamma dei Fratelli), tale Lorenzo Presutti secondo il quale, ha scoperto La Casa di Vetro, il “25 aprile è lutto nazionale” e che quello fu “il giorno in cui i vili si proclamarono eroi”. Che detto da uno che si candida a rappresentare una città medaglia d’argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività partigiana, sembra quasi, appunto, di essere in un fumetto.
Nella città della Resistenza umanitaria, del Sentiero della Libertà e della Brigata Maiella, meglio scherzare con i Santi che con i Fanti.
La Salvati va votata per l’impegno che ha sempre dimostrato per la città , senza parlare di cosa ha dovuto subire in questi anni da persone che la hanno denigrata in tutti i modi
Forza Roberta e continua a combattere
Davvero?
Chi passa dal Pd alla Lega …….Ma per favore.
Donna intelligente
Forza Lega
🤣🤣🤣🤣
Questa idea del fumetto della Salvati mi piace. Si potrebbe infatti sostituire l’intero Consiglio Comunale, Sindaco compreso, con degli Avatar mossi dall’intelligenza artificiale, eletti da un computer degno del terzo millennio.
Questa sarà la nuova idea di amministrazione in grado di soddisfare tutti i bisogni dei cittadini, sempre presente 365 giorni l’anno, governato da un software in grado di gestire qualsiasi situazione anche emergenziale senza possibilità di errori.
Sarebbe senza dubbio un grande passo avanti per questa cittadina disastrata…
Le facce sono sempre le stesse appunto, cioè le stesse che imperversano sulla città da decenni, con i risultati che sappiamo.
La fame di lavoro e la risposta di alcuni al problema, dopo altrettanti decenni, continua ad essere sempre la stessa.
Si tratta di rivendere quelle facce, per l’ennesima volta con una nuova immagine.
Quindi usato garantito.
Garantito che per questa città non cambierà niente.
Per altre non so.
In ogni caso, si può sempre peggiorare.
Del resto il vassallaggio in questo periodo é di gran moda.
Con tanto orgoglio e fierezza però!
Che sia ben chiaro!
Effettivamente per i poveri sulmonesi, si prospetta un futuro da Vassalli al quadrato.
Sia del solito modo opportunistico di intendere la politica, che ormai ben conosciamo, sia di quelli che saranno i “desiderata” di un’altra città.
Poi che i giovani fuggono a gambe levate.
Un altro inevitabile passo verso il baratro.
Stessi registi, qualche attore nuovo, stesso copione.
Gli unici a poter cambiare la cansone devono essere gli spettatori. Ma è impossibile, sono già cansonati
Votate gente giovane per lo meno…..calci nel sedere ai vecchi noti con decenni di politica fallimentare alle spalle. …sono loro che hanno ridotto Sulmona cosi.
un poltronficio per pochi.
Con i suoi post, il giovane compagno di forza italia ha dimostrato che il 25 aprile ha reso possibile ciò che i fascisti non avrebbero mai tollerato: la libertà di insultare una festa nazionale senza alcuna conseguenza. In fondo, pur inconsapevolmente, ha dimostrato, con i suoi “pensieri”, l’enorme importanza del 25 aprile e della Resistenza. Grazie signor coordinatore moderato!
Bene Giacomo..chissà quali Libri avrà letto il piccolo eroe per affermare ciò.. il Tenente Malvestuto chissà che gli potrebbe raccontare..il voto..nonostante ciò che se ne possa dire..conta ..ricordiamocelo..
” La Resistenza italiana fu l’insieme di movimenti politici e militari che in Italia, dopo l’armistizio di Cassibile, si opposero al nazifascismo.
Il movimento della Resistenza, fu caratterizzato in Italia dall’impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici) in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CNL), i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del
dopoguerra ”
(da Wikipedia)
È scritto nello Statuto di Forza Italia:” Forza Italia è una associazione di cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali,
laiche e riformiste europee”
Quindi in base alle premesse, la conclusione logica non dovrebbe essere: Forza Italia è antifascista?