Una tradizione che affonda le radici nel passato, in un’epoca in cui il paese era densamente abitato e ogni quartiere allestiva la sua pira in una sorta di competizione generale. Si rinnova a Cansano l’appuntamento con Santa Maria Cuncett‘, il falò dell’Immacolata che ogni anno, nel giorno dell’8 dicembre, apre le festività natalizie.
A dare inizio all’evento, alle 17.30, l’apertura degli stand gastronomici dove ristoranti, aziende e associazioni locali presenteranno piatti tradizionali realizzati con prodotti tipici del territorio. Alle ore 18.30 l’accensione del fuoco che, come da tradizione, verrà accompagnata dai canti intonati dalle donne del paese. Per vivere un’atmosfera tipica della cultura contadina che accomuna molte realtà collinari e montane d’Abruzzo e del Molise, dalle Glorie di Scanno alle Farchie di Fara Filiorum Petri fino alla famosa ‘Ndocciata di Agnone. Luoghi dove il solstizio d’inverno era celebrato con riti di luce consistenti nell’accensione di grandi fuochi tra i mesi di novembre e gennaio.
Una storia tramandata fino ad oggi grazie a un gruppo di cittadini volontari che, esperti eredi di una tradizione antica, ogni anno allestiscono la pira dell’altezza di alcuni metri nella piazza principale del paese, di fronte al monumento ai caduti dello scultore Giovanni Granata. Organizzata dal Comune di Cansano in collaborazione con il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze – CCRR di Cansano, le associazione Jovamente, Wild Cansano e l’ASD Maiella United, il panificio Pancaffè e l’erboristeria “Margherita”, l’edizione 2024 del rito di Santa Maria Cuncett’ rappresenta, come dichiara il sindaco di Cansano Luca Malvestuto “la tappa conclusiva perfetta nell’itinerario di visita dei mercatini abruzzesi più belli tra cui quelli di Pacentro e Campo di Giove”.
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