Santa Lucia, la bonifica resta sulle spalle del Comune

Il “regalo” dell’ex amministratore del Cogesa, Mimmo Malvestuto, resta sotto l’albero del Comune di Sulmona. Il tribunale amministrativo regionale ha infatti accolto il ricorso presentato dalla proprietaria dei terreni di Santa Lucia, dove nel 2002 venne realizzata un’enorme discarica abusiva, sollevandola definitivamente da qualsiasi responsabilità in merito alla caratterizzazione e la bonifica del sito.
Nel marzo dello scorso anno, infatti, il Comune aveva intimato con un’ordinanza a Giuseppina Centofanti, amministratrice della società Tecnoigiene, proprietaria dei terreni, di provvedere entro quindici giorni, in solido con la società L’Ambiente, gestita da Malvestuto ma oggi scomparsa, ad eseguire un’indagine sul sito contaminato, a caratterizzare i rifiuti e a rimuoverli e quindi a bonificare l’area.


La Centofanti aveva fatto ricorso ai giudici amministrativi che le avevano subito concesso la sospensiva e che, ora, hanno definitivamente sentenziato che quell’ordinanza va annullata.
Secondo il Tar, infatti, la Centofanti e Tecnoigiene non sono tenuti, in quanto proprietari dei terreni, ad eseguire le operazioni richieste dal Comune, ma solo, nel caso, ad intervenire se dovessero sopraggiungere emergenze sanitarie.
Il compito di bonificare l’area, spiegano i giudici, è demandato solo a chi materialmente ha inquinato il sito e nel caso specifico la società L’Ambiente. Società che però nel frattempo si è disciolta.
Così l’onere di ripulire le diverse tonnellate di rifiuti speciali abbandonati in una notte di diciassette anni fa ai piedi del Morrone, è ora del Comune.


I soldi, però, non ci sono: è stato calcolato che per ripulire il sito è necessario oltre un milione di euro, spesa che si aggiunge alle diverse decine di migliaia di euro che il Comune ha già speso in interventi di messa in sicurezza con teloni durati dalla sera alla mattina.
Il sito di Santa Lucia è stato inserito dalla Regione qualche anno fa nei siti industriali da bonificare: si potrebbe così sperare e aspettare che il fondo di rotazione regionale previsto per questi interventi, giri la sua ruota su Sulmona; ma in fila ci sono molti altri siti in Abruzzo.
Quando e se il sito verrà bonificato, dunque, resta un interrogativo senza risposte. Anche perchè, vale solo la pena di sottolinearlo, difficilmente il Comune ricorrerà al Consiglio di Stato, non essendosi neanche costituito in giudizio davanti ai giudici amministrativi di primo grado.

1 Commento su "Santa Lucia, la bonifica resta sulle spalle del Comune"

  1. non è stata stipulata nessuna polizza fidejussoria proprio per scongiurare tutto cio?

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