“Riteniamo essenziale che, insieme alla battaglia per salvaguardare e riqualificare complessivamente il nostro Ospedale (copertura posti vacanti dei Primari di Reparto, di altro personale qualificato e specialistico, Infermieri, OSS, nuovi macchinari e tecnologie, etc), non si debba perdere di vista, nell’immediato, la necessità di risolvere la grave problematica delle lunghe liste d’attesa per l’ottenimento di prestazioni specialistiche e diagnostiche in loco”. E’ Spi Cgil a sollevare un altro aspetto da risolvere nella sanità peligna a seguito di diverse segnalazioni. Fatto il nuovo ospedale bisogna ora riempirlo di contenuti e migliorarne i servizi, un ritornello al quale si aggiunge anche il sindacato.
Quello che denuncia il sindacato dei pensionati sono le liste d’attesa talmente lunghe e il ticket da pagare tanto da obbligare gli utenti a rivolgersi alle strutture private a prezzi, a volte, anche più contenuti. “Privati convenzionati che- sottolinea il portavoce Enio Mastrangioli-, come si riscontra, già ai primi giorni del mese hanno esaurito il budget pubblico assegnato, per cui “impongono” agli interessati , per accorciare i tempi delle visite o delle prestazioni previste, solo la forma privata e a pagamento”. Il tutto a sfavore delle fasce più deboli della popolazione.
A nulla è valsa la petizione popolare (migliaia di firme) depositate in Regione contro il “super ticket”, al momento non ci sono risposte. “Come SPI-CGIL Sulmona Valle Peligna continueremo nei prossimi mesi a batterci per l’abolizione del super ticket e la riduzione delle liste d’attesa e per una Sanità di qualità nel nostro territorio” conclude Mastrangioli.
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