Sanità: Scoccia, Rossi e Mannetti all’unisono: “Incrementare la quota al fondo per la Provincia dell’Aquila”

Rafforzare la rete assistenziale territoriale nell’intera provincia dell’Aquila. Lo recitano in coro all’unisono le consiglieri regionali di maggioranza, Maria Assunta Rossi, Marianna Scoccia e Carla Mannetti, a seguito delle audizioni svolte nella giornata di ieri dalla “Commissione Sanità” del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Sono stati ascoltati il manager della Asl n 1 di L ‘Aquila  e il manager della ASL di Teramo. Le tre consigliere di maggioranza hanno chiesto all’assessore alla sanità, Nicoletta Verì, che venga disposto un incremento della quota del fondo sanitario destinato alla provincia dell’Aquila, che negli anni passati è stata penalizzata a causa di minori trasferimenti rispetto alle altre province,  sottolineando le particolari esigenze del territorio aquilano.

“Il confronto è stato proficuo – dichiarano le consigliere – la Asl1 dell’Aquila, con una bassa densità abitativa di 58 abitanti per km² e un’estensione territoriale di oltre 5000 km², affronta costi operativi maggiori rispetto ad altre ASL. Nella nostra provincia, infatti,  sono presenti: 3 DEA di 1° livello,  1 ospedale in area disagiata, 2 PTA a Pescina e Tagliacozzo, 1 hospice, 1 REMS. Per garantire i servizi territoriali, ci sono 73 sedi distribuite in tutta la provincia, tra cui 24 postazioni del 118 e 29 sedi CUP. Il territorio della Provincia dell’Aquila, proprio perché così vasto, deve garantire e rafforzare una rete assistenziale territoriale. I servizi di prossimità sono, pertanto, fondamentali per le aree interne”.

Il management della Asl1, inoltre, ha confermato che anche per l’anno 2024 ci sarà una perdita di esercizio.

“Continueremo a vigilare sull’operato della dirigenza  della ASL – continuano le consigliere –  e per questo ringraziamo il presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, per l’ottimo lavoro che sta portando avanti; abbiamo intenzione di approfondire  le varie problematiche emerse ieri nel corso delle audizioni e sostenere maggiormente una ‘sanità di prossimità’, basata su di un approccio finalizzato alla prevenzione e promozione della salute con particolare riguardo alla presa in carico delle persone più fragili, nella direzione di una erogazione di servizi sanitari direttamente presso il domicilio o in strutture di prossimità, riducendo anche considerevolmente accessi impropri al Pronto Soccorso”.

3 Commenti su "Sanità: Scoccia, Rossi e Mannetti all’unisono: “Incrementare la quota al fondo per la Provincia dell’Aquila”"

  1. Ma la Signora Scoccia non doveva risolvere i problemi della Magneti Marelli a Sulmona?in campagna elettorale aveva promesso la risoluzione,parecchi elettori hanno abboccato, chissà?!?!?!

  2. La favola bella | 12 Giugno 2024 at 14:57 | Rispondi

    Quindi se la Asl è già in deficit, per avere un eventuale incremento di risorse per questo territorio dovrebbe produrre più deficit..
    E alla fine chi lo pagherà?
    Vogliamo scommettere?
    Infine, non sarebbe meglio evitare di farle ammalare le persone che vivono da queste parti?
    Prevenire è sempre meglio che curare!

  3. Sono i primi segnali di UNITÀ dei 2 surrogati consiglieri di FdI (circoscrizioni de L’Aquila e Teramo) e della Vice Presidente del Consiglio Regionale in forza a Noi Moderati che era stata segnalata vicina al passaggio a FdI e poi smentito da lei nei fatti con la nomina di incarico al vicariato.
    Ma siamo ancora a inizio mandato ed è difficile ma intuibile dalle prime battute anche le successive mosse.

    Sull’utilità della richiesta si vedrà, specialmente il come e dove eventualmente verranno dirottati i fondi attuali e eventualmente futuri.
    Sperando che la richiesta non sia di spunto all’ASL a fare dirottare, accentrando ancor più strutture e spese e tagliando come sempre in periferia e così bello che ridotto il debito.
    Strano a dirlo, ma mi ritorna in mente la vicenda del DEA di 1° livello per il P. O. di Sulmona, scomparso anni fa per scelte “altamente oculate” e poi tornato tale a distanza di anni, con gli stessi patimenti e disagi, se non maggiori che in passato.

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