Sanità sangrina, Progetto Comune torna a battere su un Consiglio comunale allargato

(foto pimadanoi.it)

Generiche rassicurazioni che non possono assolutamente bastare. Dopo i sindacati Fp Cgil e Cisl Fp a tornare sul discorso sanità in Alto Sangro è il gruppo consiliare di Castel di Sangro Progetto Comune. Lo ha fatto già tempo fa chiedendo un Consiglio comunale straordinario  alla presenza del nuovo presidente della Regione Marco Marsilio e del comitato ristretto dei sindaci della provincia aquilana e in generale i primi cittadini del comprensorio. Il tutto da svolgersi all’interno del teatro Tosti per dare la possibilità di una ampia partecipazione.

“Non possono bastare, come ovvio, le generiche rassicurazioni che sono arrivate negli ultimi giorni – scrive Progetto Comune – . Sono necessari una forte iniziativa politica a difesa del diritto alla salute ed atti formali e ufficiali che ne certifichino il valore. Il Consiglio Comunale straordinario sarà anche la sede adatta per discutere del delicato rapporto tra sanità pubblica e privata, al centro del dibattito negli ultimi giorni. Siamo e saremo determinati a fare tutto quello che è nelle nostre facoltà – aggiunge il gruppo – , in tutte le sedi, al fianco dei cittadini di Castel di Sangro e del comprensorio, per difendere la sanità pubblica sul nostro territorio”.

Per la questione sanità in Alto Sangro, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura del reparto di chirurgia, poi prontamente ritrattata dopo che il sindaco Angelo Caruso ha minacciato una denuncia per interruzione di pubblico servizio. I sindacati, tuttavia, hanno denunciato la situazione di carenza del personale che nei fatti non agevola il lavoro all’interno del presidio.

S. P. 

1 Commento su "Sanità sangrina, Progetto Comune torna a battere su un Consiglio comunale allargato"

  1. Modesto medicus | 28 Novembre 2019 at 09:25 | Rispondi

    L’art.32 della costituzione italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività. etc.etc.” Come fa la Repubblica a tutelare la salute ,essendo un diritto fondamentale di ciascuno di noi? E chi la potrebbe tutelare? Ed con quali mezzi? E’ qui che sta il busillis. Se si vuole tutelare la salute, bisogna tutelarla con mezzi e personale idonei, ovunque ci sia un presidio sanitario, un ambulatorio medico,un ospedale. E l’ospedale di Castel di Sangro, mi spiace dirlo, attualmente, con il personale ed i mezzi in dotazione non è un grado di tutelare la salute dei cittadini, ove si ravvisino urgenze di una certa importanza. Se un ospedale esiste deve essere funzionale in tutti i suoi reparti,altrimenti meglio chiudere, che tenersi solo per “ambizioni” campanilistiche un ospedale farlocco. La salute è una cosa seria ed una malattia mette a dura prova le famiglie che hanno componenti bisognevoli di cure di un certo peso. Domanda: quanti interventi chirurgici fa l’ospedale di C.Di Sangro e di che genere? Quanto personale è addetto al reparto, chi lo guida? Una volta formulata la risposta e considerati i risultati si potrebbe decidere se tenerlo, chiuderlo o potenziarlo a norma di costituzione italiana. Se uno vede scritto a lettere cubitali ospedale vi si reca fiducioso. Magari poi rendendosi conto che ha preso un granchio e che quella insegna è un messaggio ingannevole. Io personalmente ritengo che l’ospedale di C.di Sangro meriti miglior sorte di quella attuale essendo centro turistico di notevole importanza. Altrimenti a che serve tenere una struttura rimediata,come quella attuale?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*