Due facce di una medaglia farlocca. E’ questa, secondo il movimento Meet Up di Sulmona, la posizione del sindaco Annamaria Casini che prima ha detto “ok” al piano sanitario regionale mentre ora si sposta sul “ko”. “Che la nostra città sia piena di risorse e di talenti lo sapevamo, che avevamo una sindaca politicamente malleabile anche, ma che quest’ultima converga adesso sulle posizioni politiche per le quali combattiamo quotidianamente ci riempie di gratificazione – scrve il gruppo in una nota – . Constatiamo con meraviglia che in queste ultime settimane, come se si fosse pentita di un lungo periodo di estasi o risvegliata da un sonno letargico, la sindaca esprima critiche al piano sanitario della Regione Abruzzo che penalizza fortemente il territorio delle aree interne. Ad onor del vero va tuttavia detto che la neo eletta Giunta regionale guidata da Marsilio è esente dalle responsabilità, ascrivibili, come noto, alla pessima gestione sanitaria Paolucci/D’Alfonso… fortemente legati alla sindaca”.
Le chiamano “scelte camaleontiche” quelle della prima cittadina dettate dagli equilibri che di volta in volta si vengono a creare: “Ribadendo come questa amministrazione (comunque ne sia assemblato il multipuzzle) non sia all’altezza del suo ruolo e che perciò la città debba andare al voto il prima possibile, considerando che a fine mese è programmata la conferenza stato-regioni nella quale, grazie all’interessamento della senatrice Di Girolamo, il ministro della Salute Grillo ha espresso la volontà di ridiscutere il decreto Lorenzin, auspichiamo, coerentemente con quanto da noi sempre sostenuto, che la Regione Abruzzo riveda il suo piano sanitario che penalizza fortemente tutto il centro Abruzzo”.
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