Una riflessione sull’ospedale Santissima Annunziata di Sulmona. E’ quanto c’è stato questa mattina tra la consigliera regionale Marianna Scoccia e il nuovo manager Asl1 Roberto Testa. Una struttura “unica nel suo genere in Abruzzo per standard di anti-sismicità, al fine di coniugare le istanze del territorio con la mission aziendale – dichiara Scoccia -. Ho sottolineato l’importanza di riempire questo nuovo contenitore di servizi, prestazioni e contenuti. La volontà è quella di proporre una offerta di qualità, ed è in quest’ottica che il dottor Testa ha anticipato concorsi per la nomina di nuovi primari per l’ospedale SS Annunziata subito dopo il piano di rientro”.
La consigliera si è voluta poi soffermare su alcune criticità come quelle legate al servizio di oncologia e la necessità di mantenere il punto nascita peligno “senza tralasciare le strutture complementari al suo funzionamento. L’obiettivo è quello di stabilire un proficuo dialogo con i vertici della Asl che veda i rappresentanti dei territori come attori protagonisti” conclude Scoccia.
Proprio ieri Testa è stato in visita presso il nosocomio peligno, occasione che gli ha dato modo di appellarsi al contributo di tutti, ad un obiettivo comune per l’interesse dell’utente e all’impegno di chi ci lavora.
S. P.
“Testa ha anticipato concorsi per la nomina di nuovi primari per l’ospedale SS Annunziata subito dopo il piano di rientro”. Intanto per il piano di rientro, ad alcuni medici è stato negato il pagamento degli straordinari.Come dire che chi ha prestato servizio, è andato a cambiare aria anziché a lavorare. questo per inciso.Poi una cosa voglio dire in tutta onestà e sincerità. Sulmona ha tutto il diritto e perché no dovere, di essere un punto di riferimento per le cure urgenti ed importanti essendo centrale per la Valle Peligna la Valle Subequana, la Val di Sangro etc. Invece allo stato attuale è si può dire lo scheletro di quell’ospedale che fu. E dico questo in occasione dei concorsi da primario che si vanno a svolgere. Il primario è colui che ha compiti di grossa responsabilità:
1)Dare con il suo storico curriculum lustro al reparto,data la sua notorietà.
2)Formare i suoi collaboratori trasmettendo loro il proprio sapere,specie nelle chirurgie.
3)Essere il manager il CEO se così si può dire dell’economia del reparto in risorse e sprechi.
E’ inutile che si facciano concorsi “ficcandoci” il solito “zeppato” a calci in cxlx.
Continuando con il vecchio sistema,Sulmona ancora sempre più accelerando la sua caduta in verticale. Meglio chiamare direttamente il professionista,che si ritiene all’altezza del compito che lo attende. E non nascondiamoci dietro il dito mignolo.