C’è un quarto, anzi quinto, ricovero dal San Raffaele per un sospetto di infezione da Covid 19, ed è ancora una volta un’infermiera. La terza. La donna, di origine straniera, è stata trasferita ieri all’ospedale dell’Aquila con chiari sintomi di Coronavirus. Anche a lei sarà fatto il tampone, in attesa di una risposta che, purtroppo, sembra essere probabilmente positiva per molte delle persone che hanno frequentato la clinica dal 10 marzo in poi. Operatori e pazienti.
All’infermiera, infatti, si aggiunge un paziente novantenne ricoverato all’Aquila ieri, anche lui sospetto caso di Covid e un altro paziente le cui condizioni sono meno gravi, rimasto nella struttura in attesa dell’esito del test. Tra i casi sospetti ci sono poi due dirigenti della clinica, entrambi, sembra, colpiti da polmonite.
Una situazione potenzialmente esplosiva, insomma, che ha spinto la Asl, ieri, a prendere il controllo della situazione, obbligando alla sorveglianza sanitaria attiva domiciliare tutto il personale esposto al pericolo negli ultimi venti giorni. Tant’è che la clinica ha dovuto chiamare i rinforzi da Roma per poter prestare le cure ai pazienti, ai quali è stato fatto divieto di dimissioni.
Nella struttura sono stati poi attrezzati degli spazi ad uso foresteria dove dovrebbe rimanere il personale in servizio: insomma una specie di quarantena collettiva in attesa che siano fatti tutti i tamponi programmati e arrivino gli esiti di quelli già fatti.
I tempi, però, sembrano essere più lenti del solito: i nove tamponi eseguiti sabato scorso non hanno ancora avuto risposta, mentre i dodici fatti l’altro ieri, a cui se ne aggiungono una ventina fatti ieri, sono stati portati solo ieri sera a Teramo per la verifica, dopo essere stati quasi due giorni nel frigo della clinica.
Nel frattempo la San Raffaele ha provveduto a fare sanificazioni capillari in tutta la struttura, ma il dubbio è che la stalla sia stata chiusa con i buoi già lontani.
Ma come, la sindaca aveva detto che era tutto sotto controllo. Ma Asl e Nas che aspettano a chiudere la struttura? La magistratura quando interverrà? Svegliaaaaa che aspettate
La.Asl ieri ha deciso?! E fino a ieri cosa ha fatto?! Roba da matti!!! Spero che pagheranno tutti i responsabili di questa storia che già si sapeva benissimo da giorni che esito avrebbe avuto. Procrastinare a che scopo??? Le procedure? In uno stato di tale conclamata emergenze e chiarezza del rischio che si stava correndo è davvero Inaccettabile!!!
… In attesa del tampone… Sarà fatto il tampone… La sindaca tace, la ASL fa finta di niente… Che rabbia!!
il tampone andrebbe fatto a tutta l’amministrazione. ma il tampone però!
Per la redazione, cosa intendete per stalla già chiusa?
Giorgio è un proverbio….
Un proverbio con un secondo fine, non è stato sparato a caso. Io voglio sapere cosa si cela
Chiudere la stalla quando i buoi sono usciti è un proverbio per dire che è troppo tardi. Non c’è nulla che “si cela”
Ma La struttura è chiusa o aperta?
la struttura è funzionante ovviamente essendoci dei pazienti, ma il personale è in sorveglianza attiva e i pazienti non possono essere dimessi
Sandro inizia anche tu ! se nessuno comincia saremo sempre allo stesso punto. hanno dei lecchini schifosi che si commentano da soli, come il gobbo o l’influencerr cocainomane o i servi della gleba, i poveracci che vogliono sbarcare il lunario e via dicendo. io inizio a dirlo, andare a fare in culo! speriamo che la gente capisce una volta per tutte che occorre dare fiducia alle persone ONESTE e con i valori, non ai volgari arrivisti.