Sul progetto che vedrebbe l’edificazione di una struttura ad uso della scuola di sci da parte dell’amministrazione comunale di Pescocostanzo nell’area Bosco di S.Antonio, arriva puntuale la perplessità dell’associazione da “Salviamo l’Orso”.
Un’area maestosa quella del bosco, antica formazione forestale famosa in tutta Italia per i suoi faggi centenari ed oggi ricompresa nel territorio del Parco Nazionale della Majella. L’associazione specifica “ricadendo in un’area di riserva integrale in cui per legge tutti gli interventi infrastrutturali sono severamente vietati par di capire che qualcuno pensi a edificare una struttura ad uso della scuola di sci di fondo ma quel che è peggio addirittura un impianto per l’innevamento artificiale a 1300 metri”
Alcune associazioni ambientaliste regionali e nazionali come la Lipu hanno duramente commentato “quest’ennesimo tentativo di utilizzare il denaro pubblico in aree protette nazionali e regionali a scapito dei fini istituzionali per cui Parchi e Riserve furono istituite vale a dire conservazione e protezione della natura”. La regione verde d’Europa proseguono “da anni in balia di una classe politica miope ed incapace” sentenziano, condannando lo smantellamento sistematico del sistema di aree protette principale motore dell’unico possibile sviluppo turistico sostenibile. “I sindaci sono la prima linea di questa classe politica inutile ed arretrata ed il territorio del Parco nazionale della Majella, chissà perchè, sembra essere il posto “perfetto” per dar sfogo alla loro dispendiosa fantasia dalla Zipline di Pacentro, alla seggiovia di Gamberale, dall’intervento multimilionario di cui si parla da anni sulla Majelletta per finire adesso con la più modesta neve “artificiale” nel bosco di S.Antonio”.
Insomma denaro pubblico gettato, per i membri di “Salviamo l’Orso”, nell’Abruzzo interno privo di servizi essenziali per le popolazioni che vi risiedono, “con una viabilità da terzo mondo piagata dalle frane e in attesa da anni di una bonifica definitiva di alcuni siti di discariche, vere e proprie minacce per la salute di tutti noi”.
“Il Sindaco di Pescocostanzo si difende sulla stampa dichiarando di aver concertato preventivamente con la Regione Abruzzo ed il Parco Nazionale della Majella l’intervento”, ma a quanto pare il Direttore del Parco, Oremo Di Nino, interpellato pubblicamente su Facebook dall’associazione avrebbe negato che l’Ente Parco fosse favorevole o che abbia già dato un ok preventivo al progetto “quindi qualcuno non la racconta giusta”
L’associazione confida nel direttore Di Nino e al sindaco fa sapere “non sembra aver grande conoscenza di ció di cui parla quando paragona l’innevamento artificiale di cui si è dotata Roccaraso, stazione sciistica fuori dal parco nazionale, ad un intervento da effettuarsi nell’area del parco e per di più in piena zona di riserva integrale. Questione di “imprecisione, superficialità e pressapochismo sono il marchio di garanzia di gran parte dei Sindaci d’Abruzzo” concludono gli ambientalisti
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