Si è tenuta oggi una visita esplorativa negli spazi della caserma De Amicis in piazza Santa Monica nel cuore del Sestiere di Porta Japasseri. Una delle primissime iniziative del neoassessore Angelone che insieme alla Sindaca Casini, ai tecnici del demanio e ai presidenti di Saca e Cogesa, Di Loreto e Margiotta, hanno fatto un giro nell’edificio dell’ex caserma per valutare se gli ambienti potessero prestarsi o meno ad ospitare le strutture amministrative delle due partecipate.
Il tentativo è quello di tornare a far vivere il centro storico riportandovi, uffici, servizi e persone. In questo caso infatti si parla di circa 120 addetti pronti ad invadere gli spazi della De Amicis. Inoltre la struttura, con i suoi 2000 metri quadri, comprensivi di corte interna, parcheggi, saloni per conferenze, si presta anche a progetti collaterali come il “Museo dell’acqua” e il “Centro di studi ambientali”.
I presidenti Margiotta e Di Loreto, da una valutazione preliminare del luogo si sono dichiarati disponibili – se il progetto andasse a buon fine – a trasferirvi i propri uffici. L’iniziativa è il primo tentativo dell’amministrazione comunale di parare i colpi e di rispondere alle accuse e alle proteste dei giorni scorsi riguardo il centro storico, come la serrata e il corteo dei commercianti contro la “morte” di Corso Ovidio.
Sarebbe questo un primo intervento per invertire quella tendenza rivelatasi letale, che ha visto negli anni il centro svuotarsi progressivamente delle scuole, delle banche, degli uffici, delle attività commerciali e degli abitanti che poco alla volta si sono spostati oltre le mura se non fuori città. Non ultima la notizia fresca di giornata riguardante la caserma della Guardia di finanza che non ha superato la prova di staticità, fatto che costringerà presto il corpo a lasciare i locali di Piazza Garibaldi.
Savino Monterisi
Buona iniziativa..anche se non sono certo che la ex caserma risponda totalmente ai requisiti richiesti quali: superficie tra i 1000 e i 1500 metri quadrati di superficie coperta, tra i 1000 e i 2000 per rimessa e officina, un piazzale per ospitare le auto di 300 dipendenti e 100 mezzi, una razionale distribuzione dei locali, ascensori e collegamenti interni, accessi indipendenti e areazione locali per un immobile che dovrà essere ubicato nel comune di Sulmona o comunque all’interno del Nucleo industriale.
https://acqua.it/wp-content/uploads/2017/11/Avviso-Ricerca-Immobile-27.11.2017-def-3.pdf
Ma si sa che quando si è in buoni rapporti politici tutto è possibile.
Ma comunque, se andrà in porto la “locazione” ed a un canone congruo per la cassa esanime del Comune,si opererà di pari passo con la chiusura del centro storico alle auto?
Se una mano lava l’altra… 😎
parole parole parole…..
Sono tutti della stessa pasta. Fanno tutto solo per interesse. Basta vedere le nomine di chi guida le varie municipalizzate. Portaborse ed amici strategici alla guida delle società più importanti. La credibilità ormai l’hanno persa. Possono cambiare nome al partito ma restano sempre gli stessi manovratori.