Bugnara, Pacentro, Cansano e Pratola: affondano interamente nella Valle Peligna le radici del prossimo potenziale candidato alla Casa Bianca. Non si tratta del già conosciuto Mike Pompeo, che tre anni fa fece visita alla sua Pacentro, ma di Ron DeSantis, governatore del Florida che ieri, nelle Midterm degli Stati Uniti, ovvero le votazioni di metà mandato, ha seriamente ipotecato la sua candidatura per i Repubblicani. Tant’è che l’ex presidente Donald Trump, suo diretto concorrente nel partito, lo ha avvertito: “Evita il 2024, so cose di te poco lusinghiere”.
Il successo ottenuto da DeSantis è stato d’altronde netto: con oltre 4,5 milioni di preferenze e il 59,4% dei consensi, ha superato il suo rivale Democratico, Charlie Crist, di venti punti (39,9%).
Una vittoria non inaspettata, visto che il Florida è Repubblicano ormai ininterrottamente dal 1999, ma che questa volta è stata ancor più netta: DeSantis è riuscito a intercettare il voto anche di tutta la comunità latino-americana passando dal 44% del 2018 al 57% di ieri dei voti e ha espugnato una contea storicamente Democratica come Miami-Dade.
Quarantaquattro anni, prima di diventare governatore in Florida, Ron DeSantis è stato un deputato Repubblicano, decisamente non moderato.
Durante il suo primo mandato come governatore, il governo della Florida ha approvato diversi progetti di legge contro la comunità LGBTQ+, tra cui una legge particolarmente controversa che vieta la discussione su orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole, e ha impedito il voto alle elezioni di metà mandato a quasi un milione di persone uscite dal carcere.
Trump, non a caso, lo ha chiamato durante un comizio “desanctimonius” coniando il termine da “sanctimonius” che in inglese vuol dire bigotto.
Il peggio esiste?
“il Florida”?!
si, lo Stato
Lo Italia…lo stato
stavolta Guido ha ragione, grizzly ammettilo.
… è un DE SANTIS… e “ Tande pe’ ‘nze ne scurda’…..nu sèmme de Cansano”